Dopo l’incontro che si è tenuto ieri al MIT, in cui erano presenti i rappresentanti di Strada dei Parchi, dei Ministeri interessati, dell’Istituto di Fisica Nucleare e degli acquedotti di Teramo e L’Aquila, è stato definito un modello di circolazione all’interno del Traforo del Gran Sasso, progettato per ridurre al minimo i rischi di incidente e quindi di ipotetici sversamenti liquidi all’interno delle gallerie.
Le prescrizioni sono frutto dell’accordo raggiunto per consentire di mantenere aperto il Traforo e impedire anche in via di ipotesi uno sversamento che possa raggiungere la falda acquifera del Gran Sasso.
Ma vediamo come cambia il transito sotto il Gran Sasso a partire da lunedì 20 maggio:
La scelta di ridurre il transito su una sola corsia servirà a garantire il libero accesso dei mezzi di soccorso in caso di incidente, evitando dispersione di materiali liquidi.
I tempi di percorrenza dell’attraversamento, con queste misure in atto, passeranno dai 5/6 minuti a 10 minuti.
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