Il Dott. Ettore Carpineta, neurochirurgo specializzato in Chirurgia Spinale, si dedica all’analisi di una una patologia relativamente frequente: la nevralgia trigeminale

Nel presente Editoriale voglio parlare di una patologia relativamente frequente e spesso non inquadrata correttamente dal punto di vista diagnostico che può essere trattata in casi selezionati dal Neurochirurgo: la nevralgia trigeminale o nevralgia del quinto nervo cranico.

Ogni nervo trigemino (nel complesso ne abbiamo due quello di destra e quello di sinistra) fornisce l’innervazione sensitiva di metà del volto dividendosi in 3 branche. La prima branca è detta Oftalmica ed è responsabile della sensibilità della fronte e dell’occhio. La seconda branca è detta Mascellare e fornisce la sensibilità della regione dello zigomo e della guancia. La terza branca è detta mandibolare ed innerva la restante parte del volto.

Dal punto di vista anatomico il punto di origine del nervo trigemino è in contatto con una arteria che con la sua costante pulsazione può portare ad un riassorbimento della guaina nervosa di protezione (la mielina) configurando un “conflitto neurovascolare”.

Dal punto di vista clinico il conflitto neurovascolare è causa di un dolore neuropatico molto forte che si irradia lungo una o più branche del nervo trigemino di quel lato. I movimenti del volto come la semplice masticazione ed il parlare oppure una lieve pressione sulla pelle possono provocare degli accessi dolorosi ad altissima intensità che non possono essere leniti da nessun farmaco analgesico.

Fortunatamente esistono dei farmaci come la Carbamazepina oppure la Oxcarbazepina che in una considerevole percentuale di casi possono portare ad un buon controllo degli accessi dolorosi. Con il tempo però i farmaci possono diventare inefficaci oppure portare ad effetti collaterali come sonnolenza, difficoltà di concentrazione oppure problematiche ematologiche.

Nei casi in cui la terapia farmacologica è inefficace nel controllo della nevralgia oppure controindicata per gli effetti collaterali sopraggiunti, è possibile praticare un intervento neurochirurgico che consiste nella risoluzione del conflitto neurovascolare causa della nevralgia. In anestesia generale, tramite un apertura del cranio dietro l’orecchio grande quanto una moneta da 2 euro, è possibile raggiungere il nervo trigemino e separarlo con un quadratino di Teflon dal vaso confliggente.

I risultati sono immediati, il paziente al risveglio ha una risoluzione del dolore legato all’ irritazione del nervo trigemino ed in circa 48 ore dopo una degenza Ospedaliera cautelativa può essere dimesso a domicilio.