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Viabilità Valle Roveto, intervista al delegato alla viabilità della Provincia, Gianluca Alfonsi

Le sue precisazioni sugli interventi realizzati e quelli in programma per contenere il dissesto idrogeologico
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«La SR82 non è meno importante della SS690 che secondo me, ha una funzionalità che risponde più alle esigenze dei veicoli commerciali e del trasporto delle merci. La SR82 ha oggi un’attrattività legata al turismo che evidentemente può rappresentare un volano enorme, date le potenzialità della Valle Roveto su questo fronte.»

Capistrello – il delegato alla viabilità della Provincia, Gianluca Alfonsi, non ci sta a far passare l’Ente come parte inconcludente nella realizzazione degli interventi programmati sugli innumerevoli casi di frane e smottamenti che interessano in particolare la Valle Roveto.

Raggiunto dalla nostra redazione, che già aveva provato a mettersi in contatto con gli uffici tecnici della Provincia, ma senza successo, ci ha fornito alcuni ragguagli sullo stato dell’arte degli interventi in essere e su quelli conclusi. Questo aiuta a inquadrare meglio la situazione, evidenziando nel contempo, le cose che andrebbero migliorate.

«Sull’ultimo piano di programmazione triennale approntato dalla provincia i presunti fondi spariti, in realtà non si trovano, perché sono stati tradotti in appalti. I 330.000 euro per la SR82 sono stati inseriti invece, ex novo per delle frane, in modo da riaprire prima possibile la strada. Inoltre, ho fatto riconoscere 220.000 euro di debiti fuori bilancio per degli interventi a Roccavivi e per altre situazioni.» Così esordisce Alfonsi, ben disposto a chiarire ogni dubbio, soprattutto sugli interventi che riguardano la SR82.

«Sulla SR82 le posizioni sono chiare, c’è un problema di dissesto idrogeologico che non compete a noi, ma questo non è uno scrollarsi di dosso il problema. Il punto è che la Provincia, nelle condizioni in cui versa, col personale dimezzato, fa ciò che può. Io ho una sola unità, che segue le problematiche legate alla viabilità della Valle Roveto. Luca Colella, che ringrazio pubblicamente per l’impegno che mette in una miriade di cose, deve seguire appalti, si deve occupare della programmazione oltre a seguire l’iter dei lavori e gli interventi di manutenzione ordinaria. Direi che facciamo miracoli.»

Le osservazioni di Alfonsi mettono in luce un problema, che evidentemente, la Provincia da sola non è in grado di gestire. Quello del dissesto idrogeologico, che è di competenza regionale.

«Il problema però, viene prima, perché se a monte non si regimentano le acque, se a monte non si fa la manutenzione, se è venuta meno un’economia rurale che garantiva la pulizia dei fossi di scolo, purtroppo, in quella che è già un’area fragilissima, l’acqua si infila nel terreno portando via tutto, vanificando gli interventi fatti.»

Allora, come si può affrontare la cosa?

«Noi abbiamo scritto alla Regione, all’Autorità di Bacino, perché c’è anche il fiume, al Genio Civile, evidenziando a tutti, lo stato di criticità della situazione, ma non ci sottraiamo al ruolo che ci compete. Abbiamo chiesto con forza l’inserimento della SR82 nel novero delle arterie da ricomprendere sotto la gestione dell’ANAS, riteniamo strategica la funzione di quella strada, alla pari della 83 anche in funzione di Protezione Civile

Certamente la cessione della gestione ad ANAS sarebbe auspicabile.

«L’Anas può contare su fondi di dotazione almeno dieci volte superiori per chilometro, rispetto a quanto viene assegnato alla Provincia. Ha evidentemente maggiori capacità di intervento, non fosse altro per le maggiori risorse di cui gode. Per quanto ci riguarda, con l’esistente di cui possiamo avvalerci, ci sono 1.138.000 euro, per esempio, per finanziare degli interventi, come si può riscontrare nell’allegato C al programma triennale delle opere pubbliche. L’importo riguarda la messa in sicurezza delle frane sulla SR82, nel tratto che interessa il comune di San Vincenzo Valle Roveto. A questi vanno aggiunti 74.000 euro di progettazione. Queste somme verranno inserite in programmazione, non appena avremo completato la progettazione, cosi come prevede la legge.»

Su quali altri fronti stai lavorando?

«Sto recuperando un vecchio finanziamento, di un milione di euro, per i tre ponti in località Civita d’Antino. Soldi che erano andati perduti perché quel progetto non era stato portato avanti. Ora stiamo firmando una nuova convenzione con la Regione per ripristinarlo. Detto questo, è chiaro che la SR82 è un’infrastruttura fondamentale perché in caso di emergenza, supponiamo un terremoto che imponesse la chiusura della SS690 per consentire le verifiche su ponti e gallerie, dove lo deviamo il traffico dei mezzi? La Provincia è pienamente consapevole di questo problema.»

Le due tranche per 330.000 che nell’ultima programmazione sono destinati a interventi alla SR82, quando verranno cantierati?

«Ho chiesto al tecnico di fare del tutto per velocizzare l’iter, questo argomento ha la priorità. Ma diciamo anche che in quella zona abbiamo investito un altro milione e mezzo, fra Masterplan e opere realizzate. Rifacimento manto stradale a Meta, Balsorano, Roccavivi. Un lavoro di attenzione, si sta sicuramente riavviando. Certo è, che se facciamo un lavoro da 200.000 euro, come a Civita d’Antino, e poi le acque continuano a non essere regimentate, dando luogo a fiumi sotterranei, che fanno nuovamente franare la strada, noi cosa possiamo fare?»  

Sicuramente occorre fare i conti con le risorse di cui si dispone, rispetto ai problemi del territorio che comunque restano enormi.

«Se si fa una programmazione con la Regione, il Genio Civile, l’Autorità di Bacino, e si decide di programmare gli interventi su un arco di 10 anni, si crea di fatto un orizzonte temporale su cui agire, ponendo attenzione al territorio della Valle Roveto. Da qualche anno, la Provincia, questo lo fa, con tutti i limiti del caso, a partire dalle risorse, sempre scarse. È anche vero, però, che dopo decenni di indifferenza, oggi, a partire dal sottoscritto, siamo molto più attenti a quel territorio. Lo dimostrano gli 800.000 euro in località Civitella Roveto, serviti nel biennio precedente per ripristinare la viabilità compromessa da due fronti di frana.»  

In merito al progetto di raddoppio della SS690 qual è la tua opinione?

«Condivido pienamente la posizione dei Sindaci, che chiedono attenzione anche alla viabilità interna della valle. Plaudo senz’altro a questa iniziativa, che mi auguro, abbia tempi di realizzazione certi e celeri, ma pongo la questione sulle necessità della SR82, oltre che della viabilità interna, di cui come Provincia, ci stiamo occupando.»  

Quindi la Provincia è al fianco dei Sindaci?

«La SR82 non è meno importante della SS690, che secondo me, ha una funzionalità che risponde più alle esigenze dei veicoli commerciali e del trasporto delle merci. La SR82 ha oggi un’attrattività legata al turismo che evidentemente può rappresentare un volano enorme, date le potenzialità della Valle Roveto su questo fronte.»

Da questo punto di vista è un’infrastruttura essenziale per lo sviluppo del territorio

«Certo! ma non va sottovalutata l’esigenza di continuare a garantire servizi essenziali, come quello della viabilità interna per offrire la possibilità ai residenti, di restare a vivere in questi luoghi bellissimi. Ciò servirebbe anche a contrarre il fenomeno dello spopolamento. Se anche noi, come Provincia, fossimo stati invitati a Balsorano, avremmo detto questo.»    

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Alfio Di Battista

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