Home Attualità L’Associazione culturale “Giovani Colli” ricorda don Paolo Panegrossi a 200 anni dalla sua nascita

L’Associazione culturale “Giovani Colli” ricorda don Paolo Panegrossi a 200 anni dalla sua nascita

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Carsoli – L’Associazione culturale “Giovani Colli” di Colli di Monte Bove, frazione del Comune di Carsoli, ricorda oggi, 3 Maggio 2024, don Paolo Panegrossi a 200 anni dalla nascita. Di seguito la storia del sacerdote così come è stata condivisa dai “Giovani Colli” attraverso i loro canali social.

Il 3 maggio del 1824, nacque a Colli, in uno degli edifici che si affacciano sulla “Piazzetta” o “Piazza Castello”, Paolo Panegrossi, figlio di Giannicola e Maria Speranza Latini. Lo ricordiamo oggi, nel giorno dell’anniversario della sua nascita, per l’importanza che ha avuto per il nostro paese. Già da bambino venne nominato novizio della terra di Colli. Dopo diversi anni, passati come accolito ad Aielli e Ortucchio, passò qualche anno di formazione a Roma, prima di diventare Economo Curato a Rocca di Botte, nel 1860.

Intanto a Colli, l’Arcipretura di S. Nicola, rimase vacante per la scomparsa di don Luigi Ippoliti; così don Paolo ne assunse la titolarità nel 1868. Un anno prima, nel 1867, scrisse le “Memorie Storiche intorno a San Berardo Cardinale“, un libro importantissimo che rivela diverse curiosità su Colli e sulla nostra chiesa di S. Berardo, che ci ha permesso di ricostruire parte della storia di Colli e riscoprire le bellissime raffigurazione del secolo XVII presenti nella chiesa del nostro Santo Patrono.

Sotto il suo impulso, dopo svariate richieste alla curia, che denunciavano il pessimo stato delle chiese di Colli e della Canonica, vennero fatte delle migliorie nel nostro paese, anche a sue spese. Ricordiamo i lavori nella chiesa di S. Berardo per salvare l’altare dall’umidità, e la ristrutturazione della Canonica, a San Nicola, e molto altro ancora. Per raggiunti limiti di età, abbandonò l’arcipretura nel 1887, senza abbandonare l’amore per il suo paese e la sua gente, fino alla fine dei suoi giorni. Morì il 28 agosto del 1897 a 73 anni.

Riposa, molto probabilmente, sotto il pavimento della chiesa di S. Nicola, precisamente sotto l’altare maggiore, dove sono presenti altre due bare, una appartenente a don Cesare Lucchetti. Molto probabilmente, la sua tomba è segnalata da una lapide, posta nel pavimento appena fuori l’ingresso del vecchio ossario, oggi utilizzato come sagrestia, con due lettere incise sulla pietra “P.P.” senza altre iscrizioni.

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