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Un anno dall’avvio del magazine/portale scientifico The Marsican Bear

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Avezzano – Oggi è un anno dall’avvio del magazine/portale scientifico The Marsican Bear, ideato ad Avezzano dallo scienziato Ambientale Cristian Barucca, dove vengono pubblicati articoli scientifici riguardanti l’ambiente, gli animali, lo spazio, le tecnologie green e la paleontologia.

Abbiamo chiesto direttamente al dott. Barucca di parlarci del suo sito e cosa lo ha spinto a realizzarlo:

Ciao a tutti sono Cristian Barucca ed esattamente un anno fa il 16 Marzo 2017 ho avviato il mio sito a cui ho voluto dare il nome dell’animale più rappresentativo del nostro territorio “L’Orso Bruno Marsicano”. Con The Marsican Bear, nel mio piccolo, voglio ispirare le persone che conosco e che sono venute a conoscenza del mio magazine a prendersi cura del pianeta.

Lo scopo di questo magazine è di informare  chiunque, dai ricercatori alla gente comune, sui rischi del cambiamento climatico, su cosa sta accadendo e su cosa possiamo ancora salvare.

Tutti dobbiamo darci da fare oggi nell’adottare tecnologie che si basino su energia pulita e rinnovabili, e per farlo non c’è bisogno di essere direttamente dei ricercatori, scienziati o ingegneri. L’importante è informarsi e conoscere la verità e la realtà che solo la scienza ti può fornire.

La trasformazione energetica globale è il problema più importante da affrontare, il futuro della vita sul nostro pianeta si basa tutto su questo e bisogna sbrigarsi perché non abbiamo purtroppo un pianeta B dove ricominciare facendo tesoro degli errori passati.

Il pericolo più grande che l’umanità deve affrontare ora è il cambiamento climatico, e non è qualcosa che deve succedere in futuro, ma è già inesorabilmente in atto. Povertà, distruzione degli ecosistemi, effetto serra, sovra-sfruttamento delle risorse e la crescita demografica, sono tutti problemi concatenati che non possono essere affrontati singolarmente, perché si trovano tutti sulla nostra astronave Terra, un sistema di perse chiuso dove ogni situazione coinvolge l’altra.

Ci consideriamo la creatura animale, più intelligente del pianeta, ma questa creatura cosi intelligente sta autodistruggendo la propria astronave. Fondamentalmente penso che il problema sia il sistema con cui diamo valore alle cose, non ci preoccupiamo se quello che facciamo sia salutare o no, ma ci preoccupiamo se quello che facciamo sia conveniente e remunerativo. Pensiamo di poter sfruttare la Terra tutta a nostro piacimento, senza pensare che i primi a farne le spese siamo noi.

Ci preoccupiamo di vivere nelle nostre città, senza guardare al di fuori di esse, senza vivere la natura che le circonda e di cui facciamo attivamente parte. Stiamo immettendo nell’ambiente una quantità di rifiuti che stanno già compromettendo la vita in molte zone del pianeta, e che comprometteranno sempre di più la qualità della nostra vita e quella delle generazioni future.

“Dovremmo evitare di cadere in questi quattro atteggiamenti perversi, che certo non aiutano alla ricerca onesta e al dialogo sincero e produttivo sulla costruzione del futuro del nostro pianeta: negazione, indifferenza, rassegnazione e fiducia in soluzioni inadeguate”. Papa Francesco

Un anno fa presentavo The Marsican Bear dicendo: “Benvenuti in The Marsican Bear, nuovo magazine online nato con la volontà di sensibilizzare l’animo umano alla salvaguardia ambientale. Con il nostro lavoro ci proponiamo l’obiettivo di divulgare nozioni utili a educare adulti e bambini al rispetto delle specie viventi con cui conviviamo e senza le quali ci risulterebbe impossibile garantire un’esistenza futura. Se equiparassimo il nostro lavoro ad un viaggio intorno al mondo mostreremmo quanto è forte l’entusiasmo iniziale, quell’entusiasmo nell’osservare la vastità della natura con i suoi meravigliosi animali, piante, insetti, di ogni genere, colore e grandezza, con i suoi vasti mari e le sue immense montagne. Un delizioso viaggio attraverso i cinque regni accompagnati dalle diverse etnie che popolano il mondo, ognuna delle quali utile a farci scoprire i segreti e le meraviglie della terra che gli è stata temporaneamente affidata. E si, perché in questo viaggio scopriremo che la terra in cui viviamo in realtà non ci appartiene. Non è nostra e per questo non possiamo sfruttarla a nostro piacimento e non possiamo neanche trascurarla in quanto al termine del nostro viaggio dovremmo riconsegnarla così come ci è stata donata. “Abbiamo solo un pianeta. L’umanità deve diventare responsabile su larga scala per la distruzione della nostra casa collettiva. Proteggere il nostro futuro su questo pianeta dipende dall’evoluzione cosciente della nostra specie”, così Leonardo Di Caprio concludeva il suo discorso alle Nazioni Unite durante la conferenza di Parigi sui cambiamenti climatici. Noi anche, nel nostro piccolo, abbiamo intenzione di “proteggere il nostro futuro” e quindi il nostro pianeta, ed è per questo che proveremo a farvi conoscere quanto è immensa la natura, quanto già abbiamo distrutto, quante specie viventi stanno scomparendo e quante sono già scomparse, perché conoscere significa agire consapevolmente e per noi agire consapevolmente significa responsabilizzare l’azione umana soprattutto nei confronti della nostra “casa collettiva”, la Terra. Buon viaggio.”

Oggi dopo un anno invito nuovamente tutti a partecipare consapevolmente a questo viaggio che attraversa lo spazio a bordo della nostra astronave Terra.

Categorie: AttualitàUltim'ora

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