Home Attualità Tre violenze sessuali in piazza Matteotti: adesso è caccia all’uomo

Tre violenze sessuali in piazza Matteotti: adesso è caccia all’uomo

Si cerca il gruppo di magrebini che ha aggredito la giovane studentessa
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Avezzano – Allarme molestie ad Avezzano, un’escalation di violenze che indubbiamente va fermata per riportare la tranquillità tra le donne. In un paio di giorni sono stati ben tre i casi, uno poco distante dall’altro: sotto il tunnel della stazione il primo episodio, una donna che tornava da Roma e andava a casa è stata palpeggiata da tre stranieri, sicuramente nordafricani; il secondo episodio lungo via Monte Velino dove una giovane avvocatessa, 40enne è stata toccata ripetutamente nel fondo schiena da un giovane italiano mentre usciva da un locale; il terzo episodio ai giardini della piazza della stazione, in piena notte, una donna con qualche problema di dipendenza dalla droga è stata molestata da stranieri. A riportarlo il quotidiano Il Messaggero.

Mentre la paura si diffonde sempre più, un altro aspetto drammatico è che le violenze si sono consumate quasi sempre nella zona della stazione dove i controlli sembrano più evidenti sia da parte della polizia di Stato che di quella urbana. Per mesi infatti un mezzo della polizia municipale ha parcheggiato per mesi nei pressi della stazione pere reprimere ogni forma di microcriminalità. Gli episodi hanno subito scatenato i più disparati commenti su Facebook. E il consigliere comunale, Leonardo Casciere, così, posta: «Ancora una violenza sessuale nel sottopasso della stazione di Avezzano. Tre stranieri ricercati. Sono queste le conseguenze di una immigrazione incontrollata e clandestina, permessa dalla sinistra al potere. Il rimpatrio di questi delinquenti è una priorità ineludibile». C’è stato anche un commento da parte di un signore di nome Fernando: «Nel senso che degli stupri commessi dagli immigrati è responsabile la sinistra e di quelli perpetrati, invece, dagli italiani è responsabile la destra? Equazione inaccettabile». Una certa Daniela non la mette in politica ma chiede sicurezza: «Sono 13 anni che dico che quel tratto è pericoloso e bisogna che venga sorvegliato 24 ore su 24 e non solo quando accadono i fatti! Sono indignata».

Sugli episodi intanto stanno indagando sia gli uomini del commissariato di Avezzano che i carabinieri della compagnia per assicurare alla giustizia i responsabili. Tra l’altro le telecamere installate a piazza della stazione non sono affatto efficienti e per questo sono di poco aiuto agli inquirenti anche se poi alcuni immagini sono state acquisite e sono state già fatte visionare alla giovane del tunnel. Dal racconto la donna era scesa dal treno delle 9 e faceva ritorno a casa utilizzando il sottopassaggio. Qui, tre uomini iniziano a palpeggiarla. La ragazza non si ferma e continua a camminare avendo notato una persona a cui ha chiesto aiuto. Gli extracomunitari demordono e si danno alla fuga. Per la professionista invece non si tratta di magrebini ma di un 25enne italiano che pero non è stato riconosciuto. Rimane comunque il problema della sicurezza e forse e necessario installare le telecamere nel sottopassaggio in modo da avere le immagini in caso di casi di microcriminalità.

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Violetta Salvati (Iole)

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