Nasce a Corvaro di Borgorose il Museo Archeologico Cicolano

Rieti – Sabato 17 dicembre alle ore 16,30 verrà inaugurato a Corvaro di Borgorose, nella valle del Salto, il Museo Archeologico Cicolano (MAC). La realizzazione del nuovo museo è stata resa possibile grazie alle risorse messe a disposizione dalla Regione Lazio – Direzione Regionale Cultura e Politiche Giovanili a seguito dell’Accordo di Programma Quadro (APQ1) siglato nel 2005 dal Governo e dalla Regione.

L’apertura di questa nuova sede museale, che verrà gestita dalla Comunità Montana Salto Cicolano in collaborazione con il Comune di Borgorose, segna un importante traguardo per l’intera comunità locale. Tale traguardo è stato raggiunto grazie alla precisa volontà delle Istituzioni preposte alla salvaguardia e alla valorizzazione del patrimonio culturale e alla sinergia e alla collaborazione tra i vari Enti interessati: MiBACT – Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Frosinone, Latina e Rieti, Regione Lazio – Direzione Regionale Cultura e Politiche Giovanili, Comunità Montana Salto Cicolano e Comune di Borgorose.

L’apertura del nuovo museo ha permesso di collocare nuovamente nel luogo di origine i materiali provenienti dai numerosi siti scavati negli ultimi 30 anni dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, oggi Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Frosinone, Latina e Rieti.
Numerose sono le presenze archeologiche disseminate nella valle del Salto o Cicolano, che testimoniano che questo territorio venne abitato fin dall’ età più antica. Qui vivevano i fieri guerrieri delle Montagne: gli Equicoli. Con questo appellativo gli autori latini indicavano i discendenti dell’antico popolo degli Equi che, sconfitti dai Romani nel 304 a.C., vennero confinati sulle montagne di questo ristretto e impervio territorio.

Fulcro dell’allestimento è il grande ambiente centrale, dedicato al grandioso tumulo sito nella piana di Corvaro di Borgorose, che ha restituito 368 tombe di età preromana e romana evidenziando quindi diverse fasi cronologiche. Questa sala, grazie all’imponente quantità dei materiali rinvenuti e alla ricchezza dei numerosi oggetti che accompagnavano i defunti nel mondo dei morti, testimonia gli usi ed i costumi funerari degli antichi Equicoli. Oltre al tumulo di Corvaro è esposta una selezione di materiali provenienti da altre necropoli di tombe a tumulo di dimensioni minori.

I reperti provenienti dai luoghi di culto e dai centri abitati documentano, infine, l’occupazione di questo territorio anche dopo la conquista da parte dei Romani. Il nuovo museo, il cui percorso espositivo si snoda in 10 sale disposte su due piani, vanta un’infrastruttura completamente rinnovata recuperata da un complesso scolastico dismesso ed è il frutto di un moderno progetto architettonico che impiega soluzioni spaziali e aspetti museografici per un allestimento che consente una facile fruizione e che valorizza i numerosi e preziosi rinvenimenti.

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