Il Consiglio Regionale d’Abruzzo ha novellato la legge regionale 25/2015 sulle cooperative di comunità, su proposta del Consigliere regionale Mario Quaglieri, Presidente della V Commissione Consiliare, competente per materia.
La richiesta di modifica era stata sollecitata al Presidente Quaglieri dai vertici del GAL Marsica (Lucilla Lilli) e del GAL Gran Sasso-Velino (Alessandra di Girolamo), che nel corso del 2021, tra innumerevoli difficoltà legate all’applicazione di parametri contenuti nella citata legge, non adatti alle piccole e piccolissime dimensioni dei Comuni abruzzesi, in particolare quelli non costieri, sono riusciti comunque a bandire, per poi finanziare, 6 nuove cooperative di comunità.
La cooperativa di comunità si è rivelata così, nonostante le problematiche da superare, un utile strumento di sviluppo locale, in un territorio rurale come quello montano, costituito da piccoli centri urbani.
Le difficoltà riscontrate dai GAL sono di fatto quelle emerse direttamente nel territorio, proprio a causa di quanto fissato dal legislatore regionale nel 2015, che riprendeva tali e quali i contenuti di leggi che disciplinano altre realtà regionali con ben maggiore popolazione e diversità morfologiche territoriali, in sintesi: le norme prese a riferimento riguardavamo regioni con qualche milione di abitanti, residenti in grandi comuni di pianura o collina. Realtà queste totalmente diverse dall’Abruzzo.
Secondo la vecchia legge, infatti, per costituire una cooperativa di comunità occorreva che fossero soci almeno il 10 % dei cittadini di un Comune: quindi in un Comune di 2000 abitanti la cooperativa doveva avere oltre 200 soci senza vincoli di parentela. Ciò ovviamente, nei piccoli comuni abruzzesi, ha reso quasi impossibile la costituzione di dette cooperative.
Ora, invece, con la leggein vigore, LR 23/2021, art. 38, che riporta i suggerimenti dei GAL, che a loro volta hanno fatto proprie e rappresentato le istanze emerse nel territorio, la percentuale minima necessaria tra soci e residenti è stata abbassata dal 10% all’1% per i Comuni sotto i 2.500 abitanti con un minimo di 12 soci e allo 0,8% per i Comuni sopra i 2500 abitanti.
i pensa che i nuovi parametri possano dare un notevole impulso all’utilizzo di questo straordinario strumento in tutto l’Abruzzo rurale.
“Ringrazio il GAL Marsica ed il GAL Gran Sasso-Velino per avermi sottoposto questa richiesta”, ha dichiarato Mario Quaglieri, “che abbiamo prontamente recepito per dare impulso ad uno strumento molto utile per lo sviluppo rurale sociale ed economico nel senso della resilienza e del ripopolamento dei piccoli centri, vista la vivacità con cui il territorio dei due GAL ha accolto ed utilizzato i bandi emessi pur nei requisiti molto stringenti che prevedeva la vecchia legge. L’Abruzzo è la prima regione italiana che si dota di norme molto più favorevoli per la costituzione delle cooperative di comunità con la richiesta di una percentuale minima soci/abitanti più bassa d’Italia: ringrazio anche la sensibilità di tutti i consiglieri regionali che hanno compreso la necessità di questa modifica”.
Lucilla Lilli e Alessandra di Girolamo, Presidenti dei due GAL, Marsica e Gran Sasso Velino, ringraziano pubblicamente il Presidente Mario Quaglieri per aver voluto, in tempi rapidissimi, accogliere le richieste sottoposte, il segretario di commissione per aver svolto un lavoro tecnico certosino ed anche tutti i consiglieri regionali componenti la Commissione V, per aver condiviso ed approvato le modifiche alla legge ritenendo che ciò sia stato di grande aiuto allo sviluppo delle piccole comunità locali e rurali abruzzesi.