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Il lunedì dell’Angelo

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Il Lunedì dell’Angelo, più noto come Pasquetta, è il giorno successivo alla Pasqua; così chiamato perché in questo giorno si ricorda l’incontro dell’Angelo con le donne giunte al Sepolcro. Il Vangelo racconta che Maria di Magdala, Maria madre di Giacomo e Giuseppe, e Salòme si recarono al sepolcro, dove Gesù era stato sepolto, con degli olii aromatici per imbalsamare il corpo di Gesù.

Ma quando giunsero trovarono il grande masso che chiudeva l’accesso alla tomba spostato, quando apparve loro un angelo che disse: “Non abbiate paura, voi! So che cercate Gesù il crocifisso. Non è qui! È risorto come aveva detto; venite a vedere il luogo dove era deposto” (Mc 16,1-7). E aggiunse: “Ora andate ad annunciare questa notizia agli Apostoli”, ed esse si precipitarono a raccontare l’accaduto agli altri. La tradizione ha spostato questi fatti dalla mattina di Pasqua al giorno successivo (lunedì), forse perché i Vangeli indicano “il giorno dopo la Pasqua”, anche se evidentemente quella a cui si allude è la Pasqua ebraica, che cadeva di sabato.

Civilmente il lunedì di Pasqua è un giorno festivo, introdotto dallo Stato italiano nel dopoguerra, così come è avvenuto per il 26 dicembre, indomani di Natale o il Lunedì di Pentecoste; giorno festivo in Alto Adige e quasi in tutta Europa. Il lunedì dell’Angelo, in Italia, è un giorno di festa che generalmente si trascorre insieme con parenti o amici con una tradizionale gita o scampagnata, pic-nic sull’erba e attività all’aperto. Un’ interpretazione di questa tradizione potrebbe essere che si voglia ricordare i discepoli diretti ad Emmaus.

Infatti, lo stesso giorno della Resurrezione, Gesù appare a due discepoli in cammino verso Emmaus a pochi chilometri da Gerusalemme: per ricordare quel viaggio dei due discepoli si trascorrerebbe, dunque, il giorno di Pasquetta facendo una passeggiata o una scampagnata “fuori le mura” o “fuori porta”. Per rendere speciale la scampagnata con la famiglia o in compagnia degli amici, il segreto è semplice: tanta allegria e un menù colorato, gustoso, ricco e leggero. Tipicamente i tipici cestini di vimini da picnic si riempiono di piatti freddi, frittatine, tortini, insalate, salumi e formaggi. E le uova lesse, ovviamente. Il tutto accompagnato da una buona bottiglia di vino rosso, che allieta la giornata con un po’ di allegria.

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