Home Attualità Comando della Polizia Locale nell’Ex Arssa, Di Pangrazio: “Il mio progetto era diverso”

Comando della Polizia Locale nell’Ex Arssa, Di Pangrazio: “Il mio progetto era diverso”

L’ex sindaco con determinazione auspica che la Città non venga depauperata di un bene culturale di tale importanza
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Avezzano – In seguito alla dichiarazione emersa nel sito ufficiale del Comune di Avezzano «La decisione del trasferimento del comando di polizia locale non è stato stabilito adesso ma all’incirca due anni fa, in seguito ad accordi tra il Comune e la Regione Abruzzo. Quest’ultima ha espressamente abilitato tale trasferimento tenuto conto anche della necessità di assicurare al complesso un efficace presidio di vigilanza». Il chiarimento arriva dal comando della polizia locale di Avezzano, congiuntamente agli uffici tecnici comunali, a seguito delle polemiche sollevate dalla notizia del trasferimento del comando della polizia locale da Borgo Pineta a Piazza Torlonia.”, è sembrato opportuno raggiungere colui che aveva preso una tale decisione,  contro  quelle che erano le direttive di ridare alla città un gioiello come Palazzo Torlonia con il suo parco.

Dr. Gianni Di Pangrazio, quindi la decisone di un trasferimento nel Palazzo Torlonia del Comando dei Vigili Municipali era stato già deciso da Lei?

“Non era questo il progetto. Vorrei che si smettesse con queste fake news. Mi sono sempre battuto affinché la memoria storica del Palazzo Torlonia fosse un vanto per la città di Avezzano, restituendolo ai propri cittadini, facendo usufruire dello spazio alle mamme con i loro piccoli e a tutti coloro che ne volevano ammirare la bellezza. Soprattutto, e questo deve essere chiaro, mi sono battuto, anche per ottenere i fondi necessari dal Masterplan, perché  il Palazzo divenisse luogo strategico per la cultura, sede di un campus universitario per le facoltà di Giurisprudenza e Agraria, fondamentali per il nostro territorio, per l’arte, per la valorizzazione della storia attraverso l’istituzione di  una sede distaccata della Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggistico di Chieti, sede dell’Archivio di Stato e  del Centro Studi Marsicani “Ugo Maria Palanza.

Allora qual’era la Sua volontà di far insediare la Polizia Locale nel Parco Arssa?

“Nell’ambito del progetto relativo al Palazzo Torlonia, in considerazione del valore culturale e documentale dei beni ospitati, con le proprietà dell’archivio di Stato, del Centro Studi Palanza, della pinacotenca con tutti i quadri in possesso del Comune e di una biblioteca che  sarebbero andati a valorizzare gli  ex granai, e anche in particolare per la presenza del Campus, si era valutata l’opportunità di destinare alcune stanze delle strutture presenti nel Parco alla polizia municipale, solo dopo la costituzione del Polo culturale come descritto e dunque, sottolineo, in modo funzionale a esso e all’area.

Nel maggio  2017 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale un bando, che risultati ha avuto?

“Non ne ho notizia, credo proprio che non vi sia stato seguito, non essendo stato pubblicizzato e  diffuso alla comunità.  Volli, proprio in funzione del Master Plan con l’ottenimento del finanziamento di circa 5 milioni di euro, che fosse pubblicato in Gazzetta.”

Cosa ne pensa di tutto questo?

“Continuo a sostenere ciò per cui ho  sempre combattuto, cioè che occorra dare il palazzo Torlonia ai Cittadini con il suo meraviglioso Parco e farne un centro culturale e un campus universitario di grande valenza. É triste vedere un’istituzione arrabattarsi cercando di spacciare per propri certi progetti e, come in questo caso, poiché non li conosce non avendoli creati, sbaglia, li danneggia e genera confusione. Peggio: fantozzianamente si fa ancora più danni cercando di ‘mettere pezze’: prima viene presentato come un progetto per la sicurezza della città e poi si tenta di dire che era un progetto della precedente amministrazione, non capendo che il progetto era ben diverso e di altro spessore. Avezzano non merita questo clima di falsità e continui scontri alimentati dal Sindaco, merita di conoscere la verità, e di tornare a crescere e a brillare quale faro della Marsica e della regione.

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Violetta Salvati (Iole)

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