Tra le vittime innocenti del conflitto tra Russia e Ucraina c’è anche una bambina di 5 anni, Oxana, travolta dalle macerie di un palazzo nella zona residenziale a Karkhiv . Il suo corpicino senza vita stava per essere lanciato insieme ad altri in una di quelle buche scavate nella terra, nelle campagne della Sloboda. Ma la madre non ha voluto quella fine per la sua piccola e così l’ha trascinata via. Desiderava per lei una sepoltura cristiana, un luogo dove poter andare a trovarla. Per farlo, però, doveva scappare da quell’inferno. Mentre il marito combatte, la donna ha preso la macchina, ha nascosto il fagottino con il corpo di Oxana nel baule e ha affrontato con gli altri suoi due figli, di 9 e 7 anni, un viaggio di quasi mille chilometri in cerca di una meta sicura. Il suo viaggio è durato più di 3 giorni, ma alla fine, ce l’ha fatta. Il corpicino di Oxana, dopo aver ricevuto l’ultimo bacio della mamma e la benedizione del parroco, è stato finalmente sistemato in una cassa e tumulato nel cimitero di Chortkiv, un borgo nella regione di Ternobyl. Sopra la tomba è stata messa una croce con il suo nome: un simbolo sacro ma anche un segno della memoria, davanti al quale la povera mamma potrà pregare.
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