Abruzzo – La drammatica vicenda di Giulia Cecchettin ha coinvolto e stravolto tutta Italia. In tanti, nel corso della settimana di fuga e ricerche, che hanno poi condotto al ritrovamento del cadavere della 22enne, abbiamo sperato che Giulia fosse viva e che potesse tornare dalla sua famiglia. Così non è andata: Giulia è stata uccisa dal suo ex. Giulia è la 103esima vittima di femminicidio dall’inizio dell’anno in Italia.
A Treglio, un piccolo Comune in provincia di Chieti, il prossimo 25 Novembre, nel corso della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, sarà presentato un murale dedicato a Giulia Cecchettin. L’opera occuperà una delle pareti esterne dell’edificio che ospita la scuola primaria di Treglio.
Il titolo del murale è “Da Franca Viola a Mahsa Amini: il diritto di dire NO!“, un richiamo diretto a due figure femminili di enorme importanza per la lotta alla violenza contro le donne, per il contrasto a una visione patriarcale e distorta di quale sia il ruolo femminile nel nostro mondo. Franca Viola è stata la prima donna italiana, alla fine degli anni Sessanta, ad aver rifiutato il matrimonio riparatore pubblicamente costringendo il suo violentatore a subire un processo con relativa condanna.
Il nome di Mahsa Amini è balzato all’onore delle cronache internazionali perché lei è la ragazza che si è opposta all’obbligo di indossare l’hijab (velo), come prevedono le leggi della teocrazia iraniana. Fu arrestata e uccisa dalla polizia morale del suo paese. La sua morte ha scatenato un’ondata di proteste che dall’Iran ha poi coinvolto tutto il mondo.
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