Scuole, Mazzocchi: “E’ il momento della chiarezza”

Avezzano – “Terminato il primo momento di apprensione e sconcerto per il nuovo devastante sisma, portatore di morte, i Sindaci del nostro territorio stanno mettendo a punto la valutazione della stabilità e della vulnerabilità degli edifici pubblici, ad iniziare dalle scuole. Chiaramente le decisioni da prendere tengono conto della legge da rispettare che già dall’epoca della tragedia di San Giuliano ha disciplinato il tema della sicurezza degli edifici scolastici, fino ad obbligare i comuni alle valutazioni”.

E’ quanto afferma in una nota il consigliere provinciale Felicia Mazzocchi. “Ora di fronte a dati di perizie depositate e pubbliche c’è poco da commentare. A prescindere dai valori minimi di legge per adeguamenti o miglioramenti, è frequente rilevare situazioni di gravità che impongono drastiche, conseguenti decisioni , già perchè il primo obiettivo è sempre la sicurezza, la tutela delle vite umane, l’incolumità. E rilevo che è proprio questo l’orientamento dei Sindaci del comprensorio marsicano e peligno che stanno facendo azioni decise dichiarando la chiusura di molti edifici. Ma  non per tutti è così. Ad Avezzano, la forte preoccupazione espressa dallo stesso Sindaco il 03/11/2014 sul quotidiano nazionale Il Fatto Quotidiano (www.ilfattoquotidiano.it/2014/11/03/scuola-piano-governo-prova-dei-fatti-veneto-abruzzo-liguria-) per il plesso Mazzini Fermi Corradini sembra non corrispondere alle azioni messe in campo, visto che in due anni i ragazzi hanno continuato a frequentare e non sono stati  presi provvedimenti atti a risolvere radicalmente il problema. E francamente la litania dello sciacallaggio, del procurato allarme o della strumentalizzazione trovo che sia una perdita di tempo fuorviante l’attenzione che si dovrebbe concentrare sul problema a cuore a tutti i cittadini. Trovate le soluzioni adeguate. Se qualcuno ha sbagliato prima dimostratelo, che sia certificata da atti certi la tranquillità, almeno relativa. Il vostro coraggio prenda la direzione giusta, quella della prudenza e della protezione dei nostri ragazzi. Visto che sono state pagate perizie fatte, dimostrate che quell’indice noto, fuori legge e molto preoccupante non è verità. Altrimenti c’è poco da discutere. Dislocate. E non può essere la carenza di risorse di bilancio a frenare scelte di coscienza. Piuttosto si chieda aiuto alla Regione, allo Stato, all’Europa per le sistemazioni provvisorie, spendendo in fretta per i lavori programmati e ripristinare la serenità che il popolo avezzanese merita”.

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