Home Attualità NurSind su ASL 1 Abruzzo, “condotte contrattualmente illegittime”. Proclamato lo stato di agitazione del Comparto Sanità della ASL di Avezzano-Sulmona-L’Aquila

NurSind su ASL 1 Abruzzo, “condotte contrattualmente illegittime”. Proclamato lo stato di agitazione del Comparto Sanità della ASL di Avezzano-Sulmona-L’Aquila

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Avezzano – L’organizzazione sindacale NurSind L’Aquila ha inviato una lettera al Prefetto della Provincia de
L’AQUILA, al Direttore generale ASL 1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila, al Presidente della Giunta Regionale d’Abruzzo, all’Assessorato alla Sanità – Regione Abruzzo Ufficio Ispettivo e al Presidente e Vice Presidente della Commissione di Vigilanza in Sanità, in cui dichiara argomentando analiticamente, lo stato di agitazione e sollecita un incontro al fine di risolvere la questione in brevi e modi composti. Nella lettera L’organizzazione sindacale lamenta da parte della ASL 1 “condotte contrattualmente illegittime” con uno sbilanciamento di trattamento a sfavore degli infermieri con un più elevato grado di anzianità lavorativa “E tutto questo è avvenuto a dispetto dei tantissimi infermieri veterani, provati dall’età o portatori di problemi di salute, i quali vengono mantenuti – senza speranza, senza ascolto e in molti casi senza risposta alle relative istanze – nelle strutture di degenza ospedaliera.”

Così le ragioni e la richiesta integralmente nella lettera:

“La scrivente Organizzazioni Sindacale, visto l’art. 2 comma 2 della Legge 146/90 e successive modifiche, con la presente dichiara, ad ogni effetto di legge, la proclamazione dello stato di agitazione sindacale del Comparto Sanità della ASL di Avezzano-Sulmona-L’Aquila.

A tale proposito si chiede un incontro al fine di esperire ogni utile tentativo di conciliazione e raffreddamento.La proclamazione dello stato di agitazione è stata determinata dalle ragioni che di seguito si espongono:

questa O.S. da anni ha contestato alla ASL 1 Abruzzo l’avvallo di condotte “contrattualmente” illegittime che hanno consentito ai Direttori di UOC dei Presidi Ospedalieri di preporre taluni infermieri a sostanziali funzioni di coordinamento, sotto varia denominazione (referente, capo sala f.f., coordinatore f.f., ecc…) e sulla base di criteri personalistici e arbitrari ed in carenza di qualsivoglia provvedimento dell’Amministrazione, come pur previsto dal D.Lgs. n. 165/2001 s.m.i. Questa O.S., in particolare, ha reiteratamente denunciato l’inerzia dell’Azienda in ordine all’espletamento dell’avviso di selezione dei coordinatori infermieristici bandito fin dall’anno 2012 e portato a compimento, a distanza di circa 7 anni, con attribuzione dei relativi incarichi nel mese di agosto 2019.

Nel frattempo la ASL ha sborsato decine di migliaia di Euro in favore di quei dipendenti che conseguivano da parte dei Giudici del Lavoro il riconoscimento, a fini economici, delle mansioni superiori svolte.

Peraltro, la ASL è stata costantemente condannata al pagamento delle spese legali per effetto della “scontata” soccombenza nei relativi giudizi: il tutto a spese dei contribuenti italiani.

Questi i precedenti. Per quanto qui interessa, e che si pone a fondamento dell’odierna protesta, si fa presente che la scrivente ha appreso che la totalità di quei coordinatori f.f. che non hanno conseguito l’idoneità nella selezione recentemente espletata (la maggior parte dei quali non ha potuto neanche parteciparvi per difetto dei requisiti a suo tempo richiesti) è stata trasferita, all’atto dell’insediamento dei nuovi coordinatori “titolari”, in ambulatori e servizi in cui fra l’altro non si è sottoposti agli oneri delle turnazioni, a lavoro nei giorni festivi, agli oneri professionali, alle fatiche e responsabilità che si affrontano quotidianamente nei reparti di degenza: una sorta di “premio fedeltà”!.

E tutto questo è avvenuto a dispetto dei tantissimi infermieri veterani, provati dall’età o portatori di problemi di salute, i quali vengono mantenuti – senza speranza, senza ascolto e in molti casi senza risposta alle relative istanze – nelle strutture di degenza ospedaliera.

Peraltro i trasferimenti di questi “giovani” (di età e di anzianità di servizio) infermieri sono stati disposti in violazione della disciplina contrattuale nazionale relativa alla mobilità “interna”, ordinaria e di urgenza, in carenza di formali motivati provvedimenti e sulla base di criteri arbitrari, personalistici ed insondabili.

Tale situazione è ormai divenuta insostenibile e non più accettabile quale metodologia corrente di trattamento delle posizioni del personale infermieristico. Da tanto l’odierna protesta per siffatta condotta che riteniamo integri grave violazione delle relazioni sindacali.”

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Violetta Salvati (Iole)

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