Avezzano. Sulla polemica che si sta sviluppando intorto alla nascita del centro commerciale alle porte di Avezzano, interviene il Direttore di Confesercenti, Carlo Rossi.
Ciascuno dei gruppi politici e dei candidati alle prossime elezioni di Avezzano faccia tranquillamente la sua campagna elettorale ma senza tirare per la giacca la Confesercenti e, soprattutto, non facendo affermazioni che mettano in dubbio le posizioni, da sempre chiarissime, della nostra Organizzazione, in merito alla straripante presenza della Grande Distribuzione in Abruzzo e ad Avezzano e sui riflessi negativi che il sorgere di nuovi grandi complessi commerciali ha sul piccolo commercio cittadino.
Il candidato Domenico Venditti, si è dimesso dalla carica di Presidente Provinciale di Confesercenti, in modo da poter agire liberamente, tenendo assolutamente estranea la Confesercenti dalla contesa elettorale.
Tornando quindi alla questione relativa al centro della Cosmo srl ed al lungo iter autorizzativo, Rossi invita tutti a fare una semplice ricerca con google, della rassegna stampa degli scorsi anni, in particolare dell’anno 2012. Si vede chiaramente la posizione di assoluta contrarietà alla nascita di un nuovo Centro Commerciale ad Avezzano, espressa puntualmente ed unicamente dalla Confesercenti e dalla Confcommercio. Io stesso, prosegue Rossi, partecipai alla Confeserenza di Servizi con la Regione del 7 febbraio 2012 ed a quelle successive. L’iter della autorizzazione ha interessato prima l’Amministrazione Floris e poi quella Di Pangrazio.
Ad entrambe, come è ovvio che sia, abbiamo espresso la nostra contrarietà, a tutela dei piccoli commercianti. All’epoca, grazie alla Legge Regionale n° 17 del 2010 (voluta fortemente dalla Confesercenti Abruzzo) che stabiliva la moratoria delle autorizzazioni per l’apertura di grandi superfici di vendita, si riuscì a bloccare il progetto in questione, tant’è che oggi la Cosmo apre un parco commerciale, che è cosa diversa dal centro commerciale, per noi però altrettanto dannoso, soprattutto in contesto di forte contrazione dei consumi e di una alta presenza di grande distribuzione in rapporto al numero degli abitanti.
Come Confesercenti Abruzzo, conclude Rossi, stiamo lavorando alla stesura del nuovo testo unico sul commercio nella nostra regione. Oltre al blocco delle nuove autorizzazioni per le grandi superfici di vendita (reiterata dal Consiglio regionale fino al 2018) occorre far inserire una moratoria anche per la nascita dei parchi commerciali. Solo così si porrà fine alla escalation della grande distribuzione organizzata che, nella nostra regione, ormai sfiora il doppio della media nazionale, nonostante il recente stop a Megalò 2, contro la nascita del quale la nostra Associazione è stata in prima linea.