Home Attualità Morì sul campo di calcio: 400mila euro di risarcimento

Morì sul campo di calcio: 400mila euro di risarcimento

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Aielli – Quasi 400mila euro di risarcimento alla moglie e alle figlie di Giuseppe Tofani, il 53enne di Cerchio che il 16 febbraio del 2013 morì sul campo di calcio di Bugnara a pochi secondi dalla fine della partita del campionato provinciale Amatori tra l’Aielli (squadra nella quale Tofani militava) e il Bugnara. Come riporta il quotidiano Il Messaggero, a pagare saranno, per una corresponsabilità con la stessa vittima che scese in campo nonostante il suo stato di salute, la Federazione italiana gioco calcio e la Lega nazionale dilettanti (assicurate dalle Generali) e la Asd Amatori Aielli che, ha sentenziato il giudice del tribunale di Sulmona Giuseppe Ferruccio, si resero al 50% responsabili di quella morte, non avendo preteso e vigilato che tutte le carte per l’attività agonistica fossero in regola.

Quel giorno, infatti, Tofani, calciatore con un passato in serie C, scese in campo a Bugnara quando mancava poco più di un quarto d’ora alla fine della partita: le temperature basse e soprattutto l’ipertensione arteriosa di cui soffriva da un paio di anni, tanto che assumeva farmaci per controllarla, lo portarono però ad un minuto da triplice fischio ad accasciarsi a terra e lì rimanere senza vita per un infarto. Si scoprì solo dopo che Tofani non aveva presentato un certificato, né passato una visita medica per disputare quel campionato ed essere tesserato con la squadra, anche se, successivamente, i vertici della società finirono sotto inchiesta per aver presentato un certificato postumo e falso. La famiglia aveva così avviato una causa risarcitoria chiedendo 2 milioni di euro alla stessa società dell’Amatori Aielli, alla Figc (avvocati Giancarlo Gentile e Teresa Nannarone) e alla Lega dilettanti (difesa da Alfredo Chiantini).

Passaggio importante della sentenza è quello nel quale il giudice riconosce il concorso di colpa della vittima «che consapevole di soffrire di ipertensione e per la sua pluridecennale esperienza nel mondo del calcio- scrive il giudice- era consapevole dei rischi ai quali andava incontro partecipando alla gara, tanto più che pacificamente non si era sottoposto alla visita medica prodromica al conseguimento della certificazione di idoneità per la stagione sportiva 2012/2013». Altrettanto, però, l’Asd Amatori Aielli «avrebbe potuto evitare che il Tofani fosse schierato in campo».

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Violetta Salvati (Iole)

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