Il Giro d’Italia arriva a Tagliacozzo e porta la “febbre rosa”

Dopo il successo dell’anno passato, con la partenza della nona tappa del Giro d’Italia da Avezzano, la carovana rosa torna a percorrere le strade Marsicane. Questa volta con una tappa tutta abruzzese, la settima di questa nuova edizione della competizione ciclistica su strada tra le più importanti al mondo.

Come già accaduto lo scorso anno ad Avezzano, l’entusiasmo si è propagato già da qualche settimana prima, con eventi dedicati alla tappa. Negli ultimi giorni invece Tagliacozzo si è dipinta: palloncini, bandierine, biciclette e gadget di vario genere la fanno da padrone. Questo fenomeno si può chiamare anche “febbre rosa”, e si diffonde a macchia d’olio ovunque passi il giro d’Italia. I colori che addobbano la città risplendono insieme alla primavera.

Un motivo d’orgoglio essere i protagonisti di una tappa, una consapevolezza che la prossima stella del ciclismo per raggiungere i più grandi dovrà percorrere una lunghissima strada che passa anche nella Marsica.

INFO TECNICHE
La settima tappa del Giro d’Italia 2025, in programma venerdì 16 maggio, rappresenta il primo grande spartiacque della corsa rosa. Si parte da Castel di Sangro, nel cuore dell’Abruzzo, per affrontare un percorso di 168 chilometri che segna l’ingresso vero e proprio nel terreno delle grandi montagne. È il primo arrivo in salita di questa edizione e, con un dislivello complessivo di 3.500 metri, costituisce un test decisivo per gli uomini di classifica. La partenza fittizia è fissata alle 12:50, mentre quella reale avverrà cinque minuti dopo, alle 12:55.

Sin dai primi chilometri la tappa prende un’impronta impegnativa: dopo il via, si sale subito verso Roccaraso, che rappresenta il primo Gran Premio della Montagna (3ª categoria, quota 1.328 m) al km 7,4. La salita, pur non durissima, contribuirà a sfilacciare il gruppo e a favorire le prime fughe. Segue una lunga e tecnica discesa attraverso il Pian delle Cinque Miglia, che immette nella valle di Sulmona, dove al km 49,9 si incontra il primo traguardo volante – un’opportunità per chi punta alla Maglia Ciclamino.

Da Sulmona il percorso continua con una serie di saliscendi fino a Monte Urano (km 70), un breve ma micidiale muro di 4,5 km con punte al 14 %, che metterà a dura prova gambe e strategie. Dopo la breve discesa si affronta poi il Vado della Forcella sul Monte Sirente (21,6 km fino a 1.395 m, pendenze massime al 9 %), Gran Premio della Montagna di 2ª categoria che segnerà un’ulteriore scrematura tra i pretendenti alla Maglia Rosa.

Superata Ovindoli (km 115,5), dove si colloca il secondo traguardo volante per la classifica a punti, la corsa prosegue verso Tagliacozzo. Qui, poco prima dell’imbocco della salita finale, è allestito il “Red Bull Kilometer”: un breve segmento cronometrato che assegna agli atleti qualche secondo di abbuono in classifica generale, ma funge principalmente da richiamo di pubblico nel tratto urbano di ingresso a Tagliacozzo.

Da quel punto in poi inizia la scalata decisiva verso Marsia. La salita finale misura 12,6 km con una pendenza media del 5,4 %, ma va letta in due volti distinti: i primi 9,3 km sono regolari e “pedalabili” (intorno al 4,6 %), mentre negli ultimi 3 km si toccano rampe fino al 13–14 %, con curve strette e tornanti che spingono il ritmo ai massimi livelli. Gli ultimi 200 m in lastricato, larghi appena 6 m, conducono al traguardo posto poco oltre il termine della salita, su un piccolo pianoro.

Vincenzo Nibali ha ricordato come «negli ultimi 3 km non ci si possa nascondere», sottolineando l’importanza di questa prima vera salita per delineare i valori in campo, mentre il direttore Mauro Vegni ha definito la Castel di Sangro–Tagliacozzo come “il momento in cui si inizierà a capire chi ha davvero ambizione per la classifica generale”. Da Castel di Sangro a Tagliacozzo, il Giro d’Italia 2025 entra finalmente nel vivo.

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