Abruzzo – “Il Reddito di Libertà diventa legge regionale in Abruzzo. Il testo è stato approvato all’unanimità nella seduta odierna di Consiglio regionale. Il commento è del Consigliere regionale di Forza Italia, proponente della legge, Sara Marcozzi: “È un’ottima notizia per l’Abruzzo, una risposta concreta per dare un sostegno effettivo alle vittime di violenza nella nostra regione. Ci sono situazioni in cui le donne si trovano sotto il ricatto del proprio partner che, talvolta, diventa aguzzino, esercitando una forma di violenza economica inaccettabile. I numeri ci dicono che, in Italia, una donna su due ha subito almeno una volta una forma di violenza economica.
A questo aggiungiamo il dato in aumento sui femminicidi, come ci ricordano le notizie di cronaca che leggiamo quasi quotidianamente. Non possiamo rimanere in silenzio davanti a tutto questo, e sono particolarmente felice che questo messaggio sia arrivato a destinazione. Un segnale forte e chiaro che ho voluto lanciare per dimostrare che su questo tema non ci sono ricorrenze che tengano: serve agire ogni giorno dell’anno. E oggi l’Abruzzo lo ha fatto”.
“Questo provvedimento – prosegue Marcozzi – prevede l’erogazione di una somma mensile, che si va a sommare al Reddito di Libertà nazionale, per una durata tra i 12 e i 36 mesi, per aiutare le vittime a ritrovare il diritto alla libertà. A questo intervento, che rappresenta il cuore del provvedimento, si sommano altre iniziative: dall’esenzione per un anno dal pagamento delle imposte regionali per le imprese individuali la cui titolare sia una donna vittima di violenza, a protocolli con le aziende per specifici incentivi all’assunzione, passando per progetti nelle scuole e intese con gli ordini degli avvocati per predisporre un elenco di esperti in materia”.
“Sono convinta che, oggi, si sia fatto un buon servizio alle donne dell’Abruzzo, e sono molto orgogliosa di aver ottenuto l’approvazione del testo che si aggiunge, completandoli, ai maggiori fondi stanziati dalla Giunta regionale in favore dei Centri Antiviolenza” conclude Marcozzi.
Fonte: Consiglio Regionale dell'Abruzzo