Abruzzo – Ieri, attraverso le pagine del nostro giornale, abbiamo riportato la notizia relativa alla presenza di diverse motoslitte che, a gran velocità, si sono lanciate tra le nevi di Jacci di Verre, nel territorio del Parco Nazionale Gran Sasso Monti della Laga. Oltre alle proteste dell’associazione “Salviamo l’Orso“, ci sono specifiche prese di posizione dei Gruppi Regionali CAI Abruzzo e Marche. In una missiva i due gruppi CAI chiedono la revoca in autotutela dell’Ordinanza Sindacale n. 1 del 21.1.2022 del Comune di Rocca Santa Maria riguardante il transito di Motoslitte tra le località “Ceppo” e “Lago dell’orso” sulla Laga, all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
Il transito di motoslitte, si legge nella richiesta inoltrata dai gruppi CAI, è legata a un’attività di accompagnamento di turisti autorizzata dal Comune di Rocca Santa Maria, però: “due dei tre percorsi consentiti in deroga dall’Ordinanza Sindacale citata ricadono all’interno del perimetro della “zona B” di riserva generale orientata del vigente Piano del Parco del Gran Sasso – Monti della Laga, mentre il terzo in zona “C” (di protezione)” si legge nella lettera CAI.
Inoltre, viene chiarito, “non risulta alcun tipo di autorizzazione alla circolazione delle motoslitte o mezzi similari da parte del Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga. Perdipiù i percorsi consentiti dall’Ordinanza Sindacale sono interdetti alla regolare circolazione degli automezzi, mediante sbarre che ne regolano l’accesso ai soli soggetti aventi diritto in quanto titolari di attività silvo-pastorali svolte nei terreni raggiunti dall’infrastruttura, e che per tali caratteristiche rientrano nella tipologia della viabilità forestale e silvo-pastorale“.
In conclusione, scrivono dai gruppi CAI, “È indubbio che il transito delle motoslitte crea un forte impatto sull’ecosistema naturale, arrecando forte disturbo agli animali selvatici, soprattutto nella stagione invernale, notoriamente uno dei periodi più delicati per la loro sopravvivenza (scarsità di cibo“.
E, a seguire, si legge: “Altri aspetti negativi, emersi dalle numerose segnalazioni pervenute, sono riscontrabili nell’incongruenza tra la continua circolazione di motoslitte a fini turistici rispetto alla frequentazione legata al “turismo sostenibile“, che nei mesi invernali in questo angolo di Monti della Laga si traduce nell’escursionismo con uso di racchette da neve, sci da fondo, scialpinismo, tutte attività che hanno visto e vedono molti appassionati concentrarsi in questa zona. Da tenere anche in debita considerazione il fatto che la circolazione di motoslitte costituisce, non solo un incisivo detrattore ambientale per via dell’inquinamento acustico e atmosferico da loro prodotto, ma anche l’aumento di rischi di collisione, lungo il percorso, tra tali veicoli e frequentatori della montagna“.
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