Avezzano – T.A., avezzanese di 58 anni, difeso dall’avvocato Mario Del Pretaro, è stato prosciolto ieri dall’ accusa di porto abusivo di armi dal Tribunale di Avezzano. I fatti risalgono al giugno del 2018, quando alcuni passanti, allarmati, hanno avvisato le forze dell’ordine della presenza davanti al Bar Central, nel pieno centro di Avezzano e a pochi metri dal tribunale, di un uomo che brandiva un nunchaku, molestando i passanti. Si tratta di una tradizionale arma orientale costituita da due mazze unite da una catena.
Due agenti della polizia locale, Antonio Saggio e Mirko Scognamiglio, con un tempestivo intervento, hanno bloccato l’uomo, disarmandolo. È seguito, quindi, il sequestro del nunchaku e la denuncia a piede libero. Nel corso del processo l’uomo, già in cura al Cim, è stato sottoposto a perizia per accertare se fosse capace di intendere e di volere all’epoca dei fatti.
Il perito, lo psichiatra Vittorio Sconci di L’Aquila, ha stabilito che l’uomo non era consapevole delle proprie azioni all’epoca dei fatti. Pertanto, all’udienza di ieri, il Giudice Daria Lombardi ha prosciolto l’imputato, perché non imputabile. Non è stata disposta alcuna misura di sicurezza a carico dell’imputato poiché, sempre dalla perizia, è emerso che attualmente non è socialmente pericoloso.
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