di Ing. Giuseppe Mario DI MATTIA
Planimetria Aggiornata del Progetto, Finanziamenti Calenda/JESSICA, Mappa delle ISOSISME del Terremoto del 1915, Depressioni Tettoniche Intermontane, Zone a Rischio Idrogeologico e Frana a Luco dei Marsi.
Tale Proprio Progetto risolve le Problematiche dell’ Irrigazione in tutto il Fucino ed inoltre le Problematiche degli Allagamenti sia nel Fucino che nei Piani Palentini, creando nel contempo Energia Idroelettrica a beneficio della Regione Abruzzo, dei Comuni della Marsica e di tutti gli Agricoltori.
Tale Progetto permette l’ Irrigazione di tutto il Fucino, in qualche giorno.
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Tale Progetto è caratterizzato da Piccole Vasche in Quota (poste in prossimità di tutti i Fiumi/Rii e/o Sorgenti in quota e/o Condotte in quota) ed, inoltre, da Grandi Vasche di Accumulo (poste e scavate nel Fucino in prossimità della Circonfucense e vicino ai suoi Canali, indipendentemente da Essi).
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Le Piccole Vasche in Quota e le Grandi Vasche di Accumulo saranno collegate da Tubazioni, al fine di non disperdere l’ acqua in quota, di poter garantire l’ elevata Qualità dell’ acqua utilizzata per l’ Irrigazione e di poter produrre Energia Idroelettrica.
Infatti, attraverso le Piccole Vasche in Quota (con capacità di 1.000- 50.000 metri cubi d’ acqua), sarà possibile regolare la Portata delle Tubazioni utilizzate anche per produrre Energia Idroelettrica mediante apposite relative Turbine poste a valle in prossimità della Circonfucencse.
Inoltre, alle Piccole Vasche in Quota (realizzate in opera e/o prefabbricate) sarà possibile collegare eventualmente dei Potabilizzatori che potranno essere allacciati alla Rete Idrica del Consorzio Acquedottistico Marsicano – C.A.M. S.p.A., costituendo così una Riserva Strategica d’ acqua Potabile in Quota ad utilizzo di quasi tutti i Comuni/Soci della Marsica.
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Le Grandi Vasche di Accumulo (con capacità di circa 20 – 30 Milioni di metri cubi di acqua) accumuleranno, invece, tutta l’acqua proveniente dalle Piccole Vasche in Quota dai Depuratori FUNZIONANTI (Comunali ed Industriali) e dalle Sorgenti a valle (prive di Sostanze Inquinanti), al fine di poter garantire l’ elevata Qualità dell’ acqua per l’ Irrigazione.
Nel merito, sono da considerare circa 20 Milioni di metri cubi di acqua necessari per l’ Irrigazione e circa 10 Milioni di metri cubi di acqua da poter accumulare contro gli Allagamenti.
La suddetta quantità di acqua accumulata nelle Grandi Vasche di Accumulo sarà garantita dalle molteplici Fonti di approvvigionamento quali: tutti i Fiumi/Rii affluenti nel Fucino, Sorgenti in quota (Celano, Collarmele, ecc.), Condotte in quota, Depuratori di tutti i Comuni ubicati lungo la Circonfucense, Sorgenti a valle ed, inoltre, Condotta Rio Sonno/Fiume Liri, Fiumi Imele e Raffia (attraverso apposita Galleria) e Depuratore di Capistrello (mediante la stessa Galleria relativa ai Fiumi Imele/Raffia).
Tale acqua SI LIVELLERA’ A GRAVITA’ nelle Grandi Vasche di Accumulo, similmente all’ ex-Lago del Fucino con le relative Madonnine del Principe A. TORLONIA.
Le Grandi Vasche di Accumulo avranno una profondità di circa 6-9 metri e saranno realizzate su una Superficie di circa 330 – 400 Ettari che dovrà essere Espropriata a Costi di Mercato pari a circa euro 20/40.000 Ettaro in relazione ai Comuni interessati ed alla Qualità dei Terreni agricoli.
Con l’ Entrate degli Espropri, gli Agricoltori potranno eventualmente acquistare altri Terreni in Zone migliori del Fucino.
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Per quanto concerne i COSTI di tale Progetto sono disponibili circa euro 50 Milioni del Masterplan ed ulteriori 50 Milioni come ha affermato pubblicamente il Presidente della Regione Abruzzo Luciano D’ ALFONSO in un recente Convegno tenutosi a Collelongo.
In merito, da considerare che l’ Argilla scavata nella quantità di circa 20-30 Milioni di metri cubi (caratterizzata da Suolo Fertile per circa 1,5 metri di profondità e da restante Sottosuolo), potrebbe anche essere rivenduta alle Industrie che la utilizzano come materia prima (sia Regionali che fuori Regione), quali Cementifici, Ceramiche, Laterizi, Cotto, ecc., oppure anche ad altri Agricoltori che volessero migliorare i Terreni agricoli dell’ Extra-Fucino (ad esempio: Celano, Collelongo, Piani Palentini, ecc.) ed eventualmente anche ai diversi Cavatori della Marsica per la relativa coltivazione/recupero ambientale delle cave già scavate, così RIDUCENDO i suddetti COSTI.
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Inoltre, da considerare che attraverso le Grandi Vasche di Accumulo (circa 86, come da Planimetria), si potrebbe produrre ulteriore Energia Idroelettrica con il sistema della Vasca che riempie la Vasca successiva mediante apposite altre tubazioni poste in fondo/al lato delle Vasche (secondo il Principio dei Vasi Comunicanti) e collegate ad altre Turbine.
Pertanto, ad integrazione dei suddetti Finanziamenti sarebbero disponibili anche i Finanziamenti previsti dal recente Decreto del Ministro CALENDA sull’ ENERGIE RINNOVABILI (riportato in Allegati).
Tali Finanziamenti assegnano all’ Energia Idroelettrica euro 61 MILIONI “per ANNO” e “per 25 ANNI”.
Nel merito, si potrebbero utilizzare, eventualmente, anche gli ULTERIORI FINANZIAMENTI EUROPEI (in MILIARDI di Euro) previsti dallo Strumento JESSICA (in Allegati) sia per l’ Efficienza ENERGETICA che per i Contributi in natura (relativi ai terreni da poter utilizzare) ed allo Sviluppo Urbano di Città (agricole).
Tali Finanziamenti permetterebbero, quindi, di realizzare tutti i Lavori nel Fucino GRADUALMENTE e ripartiti anche in 25 ANNI SUCCESSIVI (Scavi delle Grandi Vasche di Accumulo nel Fucino con relativi Sifoni, Turbine, piccole Gallerie, eventuali Tubazioni nei Fossi del Fucino, ecc.).
STESSI Finanziamenti si potrebbero utilizzare, per tutta la Produzione di Energia Idroelettrica da poter realizzare nel Fucino ANCHE attraverso Piccole Vasche in quota, Condotte nei Fiumi/Rii, Turbine a valle, Galleria dai Fiumi Imele/Raffia con salto di circa 55 metri, Cascata di San Potito, ecc.).
STESSI Finanziamenti si potrebbero utilizzare, ANCHE per la Realizzazione di una o più Condotte (dotate di turbine a valle) che scarichino tutta l’ acqua che provoca gli Allagamenti nel Fucino nei Fiumi Imele/Raffia, ubicati nei territori dei Comuni di Capistrello, Scurcola Marsicana e di Magliano de Marsi (con percorsi tratteggiati/puntinati di colore rosso, visibili in Planimetria).
DA CONSIDERARE CHE “TALE SOLUZIONE” PERMETTEREBBE SOPRATTUTTO DI “SCARICARE L’ACQUA DEL FUCINO” NEL CASO DI ROTTURE/MANUTENZIONI DEGLI ATTUALI DUE EMISSARI DI TORLONIA, SCONGIURANDO IL PERICOLO DEL RITORNO DEL LAGO FUCINO.
In tal caso, eventualmente, si potrebbe ridurre la relativa Profondità delle Grandi Vasche di Accumulo nel Fucino oppure accumulare più acqua, solo per l’ Irrigazione.
Con riferimento ai Lavori per realizzare quanto suddetto, eventualmente si potrebbero anche utilizzare “IN ECONOMIA” Personale e Mezzi del Consorzio di Bonifica Ovest e/o del C.A.M. S.p.A. in “Associazione/Partenariato/Accordo di Programma” anche con la Regione Abruzzo e/o di altra nuova Società similare.
Tali INGENTI COMPLESSIVI FINANZIAMENTI PER L’ ENERGIA RINNOVABILE andranno ad “ABBATTERE ULTERIORMENTE TUTTI I COSTI SUDDETTI“, producendo BENESSERE sia per gli Agricoltori (che ottimizzeranno l’ Irrigazione ed eviteranno i DANNI per gli Allagamenti nel Fucino), sia per la Regione Abruzzo (che ottimizzerà il Bilancio Energetico) e sia per i circa trentacinque Comuni della Marsica (che potranno utilizzare i relativi Proventi in quota parte sia in Autoconsumo, sia per abbattere le Tariffe Comunali dell’ acqua e sia per realizzare Opere Pubbliche/Servizi).
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Le Grandi Vasche di Accumulo (simili ai Canali del Fucino) saranno tutte realizzate in Totale Sicurezza Sismica ed Idrogeologica, in quanto scavate nell’ Argilla del Fucino che già Conteneva e Sostiene “Senza Relative Problematiche” l’ ex-Lago e tutti i Canali/Fossi/Strade del Fucino, rispettivamente da circa 2.000 anni e da circa 150 anni.
Le Grandi Vasche di Accumulo che come suddetto raccoglieranno tutta l’ acqua entrante annualmente nel Fucino, saranno tutte realizzate in Totale Sicurezza Allagamenti in quanto saranno ubicate nel Fucino ed alla quota dei suoi Canali/Fossi di Scarico dell’ acqua, più bassa delle Abitazioni, Strade, Industrie, Capannoni, ecc.;
Conseguentemente, si potrà regolare tutta l’ acqua entrante nel Fucino CHE PROVOCA GLI ALLAGAMENTI ED I RELATIVI DANNI (con esclusione dell’ acqua piovana), “ASCIUGANDOLO” e PERMETTENDO anche le SEMINE ANTICIPATE a Vantaggio di tutti gli Agricoltori.
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Le Grandi Vasche di Accumulo potranno anche implementare lo Sviluppo del Turismo lungo i Canali del Fucino e lungo i diversi Laghetti collegati: Barche, Pesca, Trattorie, Alberghi, Agriturismo, Cavalli, Corsa, Ecosistema Lacustre/Fluviale per pesci (trote, tinche, barbi, ecc.) ed uccelli (aironi, anatre, cigni, ecc.).
Inoltre, le Grandi Vasche di Accumulo potranno costituire una “SOLUZIONE” anche per gli ALLAGAMENTI dei Piani Palentini (altri 6.000 Ettari circa di Terreno Fertile limitrofo al Fucino) mediante una Galleria che scarichi l’ acqua in eccesso dei Fiumi Imele e/o Raffia (come suddetto).
Da considerare, altresì le ULTERIORI circa 24 Grandi Vasche di Accumulo INTRODOTTE nel tratto San Pelino – Luco dei Marsi che “RISOLVONO LA PROBLEMATICA DELL’ IRRIGAZIONE ANCHE IN TALE AREA“, ATTUALMENTE DIFFICOLTOSA per mancanza di acqua a monte (visibili nella PLANIMETRIA AGGIORNATA, in Allegati).
Da considerare, inoltre, che con gli attuali Cambiamenti Climatici l’acqua sarà sempre più rara e preziosa e che conseguentemente sarebbe opportuno realizzare quanti più Accumuli Possibili, nel merito basta vedere attualmente il Fiume PO che “nel mese di Gennaio 2017 è già IN SECCA“, poiché lì NON PIOVE da settantacinque giorni (mai successo negli ultimi DECENNI, come ha affermato una persona del posto in televisione).
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Tutta l’ acqua accumulata nelle Grandi Vasche di Accumulo in inverno e PRIVA DI INQUINANTI (20/30 Milioni di metri cubi) potrà essere inviata “ruscellante” (nella giusta quantità occorrente) direttamente nei Canali/Fossi del Fucino nel periodo estivo e sarà utilizzata dagli Agricoltori per l’ Irrigazione.
Conseguentemente, tutta l’ acqua si distribuirà “A GRAVITA’ NATURALE” in tutto il Fucino ed a bordo campo di tutti gli Agricoltori che con Mezzi Propri (pompe, trattori, tubi per l’ Irrigazione, ecc.) potranno Irrigare subito e contemporaneamente “SENZA TURNAZIONI” secondo le proprie esigenze in relazione al tipo di coltivazioni effettuate.
Alternativamente, gli Agricoltori potrebbero anche collegarsi con le loro tubazioni direttamente alle Grandi Vasche di Accumulo (lungo tutta la Circonfucense) ed effettuare l’ Irrigazione in tutto il Fucino.
Tale ingente disponibilità di acqua in Superficie, PRESERVEREBBE tutta l’ acqua delle Falde Profonde del Fucino eliminando TUTTI I POMPAGGI attraverso le centinaia di Pozzi pubblici e privati ed eliminando, inoltre, tutti i relativi SENSIBILI COSTI ANNUALI per l’ ENERGIA ELETTRICA necessaria.
Eventualmente, ad Ottimizzazione dell’ Irrigazione, si potrebbero anche posizionare a bordo campo degli Agricoltori delle piccole Piazzole dotate di Prese per l’ Energia Elettrica, dove gli stessi Agricoltori potrebbero collegare le loro Pompe elettriche pescanti nei Canali/Fossi (gestite dagli stessi agricoltori).
Inoltre, a tali Prese Elettriche gli Agricoltori potrebbero, eventualmente, collegare dei Fari notturni per l’ illuminazione dei campi, al fine di migliorare alcune lavorazioni degli Ortaggi (attualmente effettuate con molte piccole lampade da speleologo, poste sulla testa dei lavoranti);
Tutta l’ Energia Elettrica occorrente, potrebbe essere stornata dalla Produzione Annuale di Energia Idroelettrica in tutto il Fucino e/o addebitata a “Costo Calmierato, BASSO” agli Agricoltori per evitare eventuali speculazioni e sprechi e/o fornita “GRATUITAMENTE”.
Da considerare anche L’ ULTERIORE ENERGIA IDROELETTRICA DA POTER PRODURRE ALL’ USCITA DEI DUE EMISSARI DI TORLONIA (sia a Capistrello che a Canistro/Civitella Roveto) attraverso l’ inserimento di relative Turbine.
Infatti, tali Due Emissari attualmente “riversano a cascata libera” nel Fiume Liri tutta l’ ingente quantità d’ acqua del Fucino uscente dall’ Incile (pari a circa 70-120 Milioni di metri cubi annui).
Da considerare, inoltre, che la sola Centrale Idroelettrica della Burgo (ex-Torlonia) a Canistro, che lavora circa “metà dell’ acqua” uscente dal II° Emissario Torlonia, produce in media circa 24,1 Milioni di kWh (come da relativa scheda su Internet), corrrispondenti a circa euro 5-6 Milioni/annui di Energia Idroelettrica.
L’ impiego di tutta questa Energia Elettrica, ridurrebbe sensibilmente il consumo annuale della Nafta Agricola attualmente utilizzata dagli Agricoltori per l’ Irrigazione (anche mediante Contributi della Regione Abruzzo) ed, inoltre, tutto l’ Inquinamento Atmosferico conseguente in tutto il Fucino;
Quanto suddetto, realizzerebbe una sorta di “DEMOCRATIZZAZIONE del Fucino”, dove TUTTI gli Agricoltori avrebbero GRATUITAMENTE e/o con COSTO CALMIERATO DEL SERVIZIO (in funzione degli Ettari coltivati) “UGUALE ACCESSO ALL’ ACQUA (disponibile in QUANTITA’ NECESSARIA, ruscellante A GRAVITA’ nei FOSSI/CANALI e SENZA TURNAZIONI) per l’ Irrigazione annuale secondo le proprie necessità”.
TUTTO QUANTO SUDDETTO, GIA’ RISOLVE TUTTE LE CRITICITA’ DEL FUCINO”, con DISPONIBILITA’ di circa 20/30 MILIONI di METRI CUBI di ACQUA, con ELIMINAZIONE DEGLI ALLAGAMENTI ANNUALI, con PRODUZIONE DI ENERGIA IDROELETTRICA e con CONSEGUENTE IRRIGAZIONE GRATUITA e/o CALMIERATA (come suddetto).
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OPZIONALMENTE è possibile collegare alle Grandi Vasche di Accumulo e con ULTERIORI SENSIBILI COSTI anche dei Tubi per l’ Irrigazione (provvisti di Bocchette per gli Allacci degli Agricoltori).
Ciò A GRAVITA’ NATURALE (con partenza dei Tubi dalle Grandi Vasche di Accumulo e posti interrati lungo i Fossi principali del Fucino (come da Planimetria, colori blu e verde), così realizzando un “IMPIANTO AD ACQUA INTUBATA” dove si potranno allacciare tutti gli Agricoltori con le proprie Pompe e/o Trattori).
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ANALOGO IMPIANTO INTUBATO si potrà relizzare IN PRESSIONE (mediante apposite Pompe collocate all’ inizio dei Tubi), dove gli Agricoltori potranno collegarsi con le proprie tubazioni (piccoli Tubi e/o Irrigatori a Rotolo).
Tale IMPIANTO INTUBATO IN PRESSIONE potrà INTEGRARE/POTENZIARE IL TRATTO GIA’ ESISTENTE (tra San Pelino e Celano) REALIZZATO DAL CONSORZIO DI BONIFICA OVEST.
Eventualmente, in tale situazione l’ Energia Elettrica occorrente sarebbe stornata dalla Produzione di Energia Idroelettrica annuale (come suddetto).
Eventualmente, sarebbe anche possibile sia l’utilizzo dell’ Impianto INTUBATO A GRAVITA’ che dell’ Impianto INTUBATO A PRESSIONE in Zone diverse del Fucino.
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Da considerare che per l’ Irrigazione INTUBATA (sia A GRAVITA’ NATURALE che IN PRESSIONE) saranno necessarie una Gestione Consortile e delle Turnazioni per l’ Irrigazione da parte degli Agricoltori (in relazione al tipo di coltivazione effettuata).
Nel merito, si potrebbe anche Gestire una “IRRIGAZIONE A DOMANDA da parte degli Agricoltori” fissando delle PRIORITA’ (da effettuare ogni giorno e soprattutto nel turno notturno per chi ha appena piantato delle coltivazioni rispetto a chi invece ha già delle coltivazioni in fase di avanzata maturazione).
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Si ha notizia che alcuni Agricoltori preferiscano l’ IMPIANTO INTUBATO A PRESSIONE, altri invece l’ IMPIANTO INTUBATO A GRAVITA’ ed altri ancora l’ IMPIANTO con ACQUA ruscellante A GRAVITA’ nei Fossi/Canali del Fucino.
Nel merito, sarebbe opportuno un CONFRONTO tra gli Agricoltori al fine di poter scegliere una “SOLUZIONE PIU’ CONDIVISA POSSIBILE” da poter proporre alle rispettive Associazioni di Categoria e/o all’ Autorità di Bacino e/o alla Regione Abruzzo.
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Nel caso di ALTRI PROGETTI (in Valutazione presso l’ Autorità di Bacino/Regione) che prevedano un Impianto Intubato collegato ad un INVASO IN QUOTA con capacità di circa 10 Milioni di metri cubi e realizzato con altri Sensibili Costi), bisogna anche considerare UN’ ULTERIORE MAGGIORAZIONE DEI COSTI per le maggiori lunghezze delle Condotte collegate all’ Invaso.
Da considerare, IN TAL CASO, che il FUTURO COSTO di Gestione applicato agli Agricoltori dal Consorzio di Bonifica sarà pari a circa euro 400/Ettaro (similmente ad altri analoghi Impianti nazionali).
Da considerare, inoltre, che tali sensibili Costi incideranno sul Prezzo di Produzione e di Commercializzazione delle diverse coltivazioni.
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Nel caso di ALTRI PROGETTI (di cui si ha solo notizia) che prevedano anche una Vasca di Accumulo ubicata ad una quota più alta del Fucino come ad esempio in località Camporeale (posta a quota 672 m s.l.m.) tra i Comuni di Pescina e di San Benedetto (posto a quota 671 m s.l.m.) come già prevedeva un vecchio Progetto dell’ ARSSA nel 2002, bisogna considerare che tale Vasca è posta ad una quota poco maggiore e/o uguale alla quota del Comune di San Benedetto e per gran parte della Sua estensione Comunale.
Di conseguenza, in caso di Terremoto “anche con MAGNITUDO 7, storica” e/o di eventuali Rotture della Vasca (per eventuali Frane, Cedimenti, ecc.), per il Principio dei Vasi Comunicanti tutta l’ acqua in essa accumulata pari a circa 10 Milioni di metri cubi andrebbe a riversarsi in parte anche nel terreno del Comune di San Benedetto ALLAGANDOLO e/o rendendolo IDROGEOLOGICAMENTE INSTABILE nel Sottosuolo.
Inoltre, da considerare “SOPRATTUTTO” che la suddetta Località di Camporeale risulta essere “AD ALTISSIMO RISCHIO SISMICO” in quanto E’ POSIZIONATA proprio nell’ EPICENTRO del Terremoto del 1915 verificatosi nel Fucino con “MAGNITUDO 7.0“, come risulta dalla relativa “Mappa delle ISOSISME” (riportata in Allegati).
Infatti, cosa potrebbe succedere se tale Vasca di Accumulo (una volta realizzata) fosse investita nello stesso giorno da tre Scosse di Terremoto con MAGNITUDO 7 (ad esempio: come attualmente successo alla Diga di Campotosto, pur con una Magnitudo storica inferiore e pari a 5.3) ???
Nel merito, da considerare che la Diga di Campotosto (AQ) è stata POSTA IN OSSERVAZIONE per “RIATTIVAZIONE E MOVIMENTO DELLA RELATIVA FAGLIA” con conseguente Sensibile Riduzione “PRECAUZIONALE” della relativa Portata al 40 % effettuata dall’ ENEL, per “RISCHIO CROLLO/VAJONT”.
Pertanto, “SI PRECISA DI NUOVO” che l’ unico posto dove poter accumulare tale ingente quantitativo di acqua “IN TOTALE SICUREZZA (SISMICA ed IDROGEOLOGICA)” risulti essere “SOLAMENTE IL FUCINO“, (che HA GIA’ RESISTITO a tutti i Terremoti ed a tutti gli Allagamenti verificatisi nel tempo), come prevede appunto il “PROPRIO PROGETTO” (Appositamente Redatto e DEPOSITATO già dagli annì 2002/2003 e successivamente meglio Precisato ed Integrato con ORIGINALI e DIVERSE SOLUZIONI TECNICHE E/O PRODUTTIVE).
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Per QUANTO SUDDETTO è da considerare oggettivamente “NON IN SICUREZZA” (SISMICA ed IDROGEOLOGICA) ANCHE il Progetto relativo all’ Invaso di Amplero (nel Comune di Collelongo) per tutte le MOTIVAZIONI riportate in una Relazione effettuata dall’ Università di Camerino inerente le “DEPRESSIONI TETTONICHE INTERMONTANE“, che “ASSIMILA GEOLOGICAMENTE” la Zona di Amplero alla Zona del Monte Vettore di Norcia, spaccato dal recente Terremoto per circa 15 Km (riportata in Allegati).
Nel merito, da considerare anche L’ ELEVATO RISCHIO IDROGEOLOGICO dei Comuni limitrofi ad Amplero, (Trasacco e Luco dei Marsi) che ha già provocato la sensibile “FRANA della Montagna” verificatasi nel Comune di Luco dei Marsi nel 2015 (come riportato in Allegati).
——————————————————————————– Da considerare, infine, che le suddette Grandi Vasche di Accumulo potranno anche essere utilizzate “EFFICACEMENTE” dalla Protezione Civile per lo Spegnimento di eventuali INCENDI in tutta la Marsica mediante Canadair e/o Elicotteri.