Presso la fontana di Civita d’Antino, tre donne con la conca nel bel dipinto di Peter Hansen del 1920

Civita d’Antino – “Ved fontaenen i Civita d’Antino” questo il titolo dell’opera realizzata dal pittore danese Peter Hansen quando, nella prima parte del Novecento, visse un periodo di formazione artistica presso la scuola dei pittori danesi fondata da Kristian Zahrtmann nel piccolo centro marsicano. Tra le opere che Hansen ci ha lasciato c’è anche questo “Presso la fontana di Civita d’Antino“.

La fontana che l’artista ha ritratto è quella del “Tritone“, un luogo in cui tutte le donne del paese si sono recate, per tanto tempo, a prendere l’acqua con l’aiuto della conca, proprio come Peter Hansen ha “raccontato” attraverso il dipinto che realizzò nel 1920. Dopo aver riempito la conca, le donne erano solite comporre il loro cercine (realizzato con un panno) e portare il tradizionale contenitore in rame direttamente sul capo.

La donna sulla sinistra, infatti, tiene piegato sul braccio proprio un panno che dovrà usare, dopo averlo attorcigliato, per sostenere il peso della conca piena. Mentre le donne sono in attesa di “cogliere” l’acqua dalla fontana, giunge un ragazzino, evidentemente assetato, che beve direttamente dal rubinetto del “Tritone” mentre le ragazze lo osservano con pazienza.

Un dipinto dalle atmosfere delicate e soffuse quello di Peter Hansen che, vale la pena ricordare, è stato uno dei primi artisti della Funen (colonia artistica sull’isola di Funen, terza isola più grande della Danimarca) a studiare con Zahrtmann, abbandonando le tradizioni dell’Accademia danese e avventurandosi nel naturalismo e nel realismo. La maggior parte delle sue opere sono dipinti di genere ispirati a scene di campagna sia di Funen che dell’Italia.

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