Il convento di S.Maria Valleverde di Celano prima del terremoto
Clero, ceti sociali e regime fiscale nella Marsica vicereale (1633-1638)
Lo storico Giuseppe Coniglio sintetizza correttamente il carattere esclusivo del governo spagnolo nel regno di Napoli e nelle province periferiche come la Marsica: «Le autorità spagnole s’interessavano...
Soldati spagnoli e francesi
Giulio Pezzola del Borghetto e le sue scorribande nella Marsica (1646)
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I confini della Marsica arrivano fino al Monte Marsicano
I confini della Marsica arrivano fino al Monte Marsicano
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Decreto-di-nomina
Aurelio e Orazio Mattei, nobili avezzanesi, sindaci e ispettori ai Monumenti del Distretto di Avezzano
Aurelio Mattei (1763-1835) uomo politico, Cavaliere della guardia papalina e cultore di antichità. Nacque da Ladislao, il cittadino più ricco di Avezzano[1] e probabilmente dell’intera Marsica, il 2 aprile...
Il cavaliere ritratto in un affresco rupestre posto su una parete rocciosa che dominava il lago Fucino
Il culto di San Giorgio
Il 23 aprile si è celebrato San Giorgio patrono dei cavalieri, dei soldati e degli scout. Il suo nome deriva dal greco gheorgós che significa agricoltore, lavoratore della terra. In mancanza di notizie...
Soldati spagnoli e commissario
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Le «gabelle» (che erano molteplici forme di contribuzione, non legate da alcun rapporto d’identità, come un’imposta diretta o indiretta oppure anche una tassa), gravarono in modo particolare sui prodotti...
Magliano de' Marsi si prepara a celebrare il bicentenario della nascita di Padre Panfilo Pietrobattista, insigne teologo e missionario
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Magliano de’ Marsi – Duecento anni fa, esattamente il 22 Aprile 1824, nasceva a Magliano de’ Marsi il teologo e missionario Panfilo da Magliano, al secolo Giovanni Paolo Pietrobattista....
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   La Necropoli di Val Fondillo
La presenza dell’uomo nel nostro territorio è documentata sin dal Paleolitico tra 300.000 e 120.000 anni fa, quando quest’area era occupata da gruppi di cacciatori in cerca di cibo, quindi alla ricerca...
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Orso marsicano e ciaspolate: l’associazione Wilderness chiede ritiro autorizzazione

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Marsica – Wilderness associazione italiana chiede, attraverso una missiva indirizzata al Parco Nazionale d’Abruzzo, al Ministero dell’Ambiente, alla regione Abruzzo e alla Presidenza Comunità Parco Nazionale d’Abruzzo, il ritiro dell’ autorizzazione per alcune parti dell’iniziativa denominata “Le Ciaspolate Poetiche nel Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise” prevista per il 24 e 25 febbraio 2024 in località La Cicerana (Lecce nei Marsi) e Difesa (Pescasseroli) in ambito del Parco Nazionale d’Abruzzo e Zone Speciali di Conservazione europea. 

“La scrivente Associazione – si legge –  ha appreso, da notizie diffuse sui media, che in data 24 e 25 febbraio prossimo il Parco Nazionale d’Abruzzo sarà coinvolto in un’iniziativa turistico-culturale che, nonostante i suoi buoni propositi e encomiabili finalità turistiche, educative e culturali, non si ritiene esse siano compatibili con la primaria finalità di conservare i valori naturalistici del Parco e, soprattutto ed anche, la difesa dell’Orso bruno marsicano; un animale per la cui protezione in tanti si muovono, ma spesso malamente ed anche contrariamente alle sue esigenze di vita. 

Un Parco Nazionale istituito proprio ed anche per questa finalità, non dovrebbe assolutamente metterla da parte o fingere — utilizzando le solite terminologie giustificative che quasi sempre si rivelano mistificazioni della realtà —, per favorire le parti della suddetta iniziativa che andrebbero ad incidere ai danni e dell’orso marsicano. 

Il programma della suddetta iniziativa prevede visite, ancorché guidate (classico escamotage per sostenerne la bontà e fattibilità!) escursioni di, quanto meno decine e decine di persone, nelle due aree di “foresta vetusta” che meriterebbero un approccio molto soft, con limitato numero chiuso (non a pagamento, bensì più democraticamente con la regola del primo arrivato prima servito), e finanche chiuso realmente nei periodi critici per la vita dell’orso marsicano (e quello invernale e di inizio primavera lo è!). 

Ci si riferisce in particolare alla zona della Cicerana con il suo cosiddetto EcoRifugio posto a poche centinaia di metri dalla “foresta vetusta” del Moricento, nota zona di svernamento dell’Orso marsicano. Ma anche a quella della Difesa di Pescasseroli, dove ogni anno viene interessata da discutibili esposizioni di “ArteParco”. Entrambe zone di altissimo valore sia quali habitat primario dell’orso marsicano, sia quali rimasugli di “foresta vetusta”, valore persino e quasi per assurdo, riconosciuto dallo stesso programma della suddetta iniziativa: “… dove sorgono le Foreste più antiche d’Europa, abitate dall’Orso bruno marsicano e dal Lupo italico…”. 

In quanto al suddetto EcoRifugio, si ribadisce il fatto che sia scandaloso che un’opera realizzata abusivamente ormai tanti anni or sono, di cui fu poi previsto l’abbattimento, sia poi invece stata, prima risparmiata, poi fatta adattare a rifugio per finalità turistico-commerciali, nonostante la sua presenza così prossima ad una delle località naturalisticamente più delicate dell’intero Parco Nazionale. Un’opera che andrebbe, come era stato previsto, smantellata, riportando quella collina al suo antico stato di pascolo. Si ricorda che è recente la politica di tali iniziative prevista dall’Unione Europea per situazioni simili. Questo sì sarebbe un emblema di cui il Parco dovrebbe e potrebbe menare vanto, non il giochino terminologico dell’EcoRifiigio! Eco, era il pascolo che un tempo dominava quella collina, non la struttura abusiva realizzatavi! 

Fino a quando non si avrà il coraggio di fare abbattere opere come questa, simbolo e macchia indelebile di abusivismo a danno della natura (che non può certo sanarsi semplicemente appiccicandogli il termine di “EcoRifugio”: perché ecologico non è affatto solo per la sua esistenza!) sarà difficile sostenere che si sta facendo di tutto per salvare l’orso marsicano e difendere il suo habitat. 

Si ripete e si precisa: la presente non è per contrastare in toto l’iniziativa in oggetto, ma solo le parti che andrebbero ad interferire negativamente sulla vita dell’Orso marsicano ed il suo habitat. Parti di iniziative che meriterebbero quanto meno dei processi di VIA o VIncA, visto che entrambe le località succitate ricadono in Zone Speciali di Conservazione europee”. 

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