Nicola Corsibono, nato nel 1848 a Napoli visse e dipinse a Tagliacozzo

Nasce in località San Carlo all’Arena (Napoli) alle ore venti del 3 ottobre del 1848 in quell’epoca l’intera regione si chiamava ancora “Regno delle due Sicilie”. Fu battezzato nella splendida chiesa barocca di Santa Maria degli Angeli alle Croci nel circondario di Via Veterinaria a pochi metri dall’Università Federico II. La Chiesa si chiamava “alle Croci”, poiché all’epoca della sua costruzione, che avvenne intorno al 1580, furono poste dai frati francescani delle Croci lungo il percorso che portava alla Chiesa a perenne memoria delle Stazioni della Via Crucis. 

Ma torniamo a Nicola Francesco Raimondo Corsibono conosciuto semplicemente con il nome di Nicola Corsibono. Suo padre si chiamava Ferdinando, nacque il cinque settembre del 1822 anche lui in località San Carlo all’Arena. Negli archivi anagrafici risulta che il padre di Ferdinando, che si chiamava Nicola, (lo stesso nome che verrà messo al nipote nato nel 1848) svolgeva l’antico mestiere del tavernaro tipico di quei tempi e molto diffuso nella città di Napoli. Il vecchio Nicola nato nel 1796 era proprietario di un locale aperto al pubblico dove veniva fornito del cibo e delle bevande. Non di rado i viaggiatori e i mercanti di passaggio potevano trascorrere la notte nelle camere situate al primo piano della taverna. 

Albero genealogico di Nicola Corsibono – Napoli 1848

Tutti gli abitanti di San Carlo all’Arena conoscevano il locale di “Zi’ Nicola” dove al numero cinque di Vico Sant’Eframo Vecchio si poteva bere un boccale di vino e mangiare una minestra con del pane e formaggio. 

L’attività di locandiere fu proseguita negli anni successivi da Ferdinando e da sua moglie Maria Giuseppa Della Monica nata anche lei a Napoli nel 1828. Mentre il padre del piccolo Nicola esercitava il mestiere di cuoco davanti ai fornelli, la madre era impegnata a curare l’ospitalità dei numerosi avventori che si fermavano per qualche notte a Napoli. 

Le poche notizie che si hanno sulla vita di Nicola Corsibono ci dicono che nel 1877 all’età di trent’anni emigrò in America per poi far ritorno in Italia l’anno successivo. Purtroppo dalle ricerche effettuate negli archivi americani non risulta alcun arrivo né tantomeno alcuna presenza in terra americana del giovane napoletano. L’unica appartenente alla famiglia Corsibono emigrata a New York è stata Elvira figlia di Assunta Corsibono e nipote di Nicola. La ragazza nata a Napoli nel 1882 s’imbarcò la notte del 19 aprile del 1915 sul piroscafo PATRIA che la stava aspettando nel porto di Napoli. Arrivò a New York all’alba del 3 maggio, dove ad attenderla c’era il marito Alfonso Pigliasco arrivato negli States l’anno prima. 

Passenger Record di Elvira Corsibono – Fondazione Ellis Island – NY

Nella sua vita Nicola Corsibono ha trascorso alcuni anni a Tagliacozzo dove   realizzò numerosi dipinti (vedi il Foglio di Lumen n.61 pag. 29 e 30 https://www.lumenassociazione.it/wp-content/uploads/2022/01/Foglio-di-Lumen-61.pdf . Infine per chi volesse ammirare due piccoli dipinti su legno realizzati da Nicola Corsibono può recarsi nel piccolo museo del Santuario della Madonna dell’Oriente a Tagliacozzo dove sono esposti 131 ex voto “per grazia ricevuta”

Museo del Santuario della Madonna dell’Oriente – Tagliacozzo

Realizzate su carta, su tela, su tavoletta o su metallo, le opere sono suddivise in sezioni che illustrano le diverse tipologie di grazie ricevute, da quelle collegate alla salute agli incidenti domestici o sul lavoro, dai cataclismi agli inconvenienti accaduti durante viaggi a cavallo, sui carretti o in treno. Le due tavolette “Per Grazia Ricevuta” attribuite a Nicola Corsibono rappresentano la caduta da un carro di Vincenza Imperatori una donna di Tagliacozzo appartenente ad una famiglia benestante e nell’altra è raffigurato un uomo disarcionato   dal suo cavallo in località Sfratati nelle vicinanze del Santuario. Non vanno dimenticati altri due pittori originari di Tagliacozzo che hanno realizzato numerose “tavolette P.G.R.” che possono essere ammirate nel Santuario: Luigi Giannantoni(1810-1872) e Girolamo Girolami (1909-1975).

Ermanno Salvatore

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