Massa D’Albe – 81 anni fa, il piccolo centro marsicano fu devastato da due violente incursioni aeree, una al mattino e una al pomeriggio, compiute da 56 fortezze volanti americane ed alleate, con l’obiettivo di colpire il Comando della X Armata tedesca guidata dal Generale Kesselring.
Quel giorno, il 12 maggio 1944, il paese pagò un prezzo altissimo: 41 vittime civili, tra cui sette bambini, persero la vita sotto le bombe. La distruzione fu quasi totale, lasciando segni indelebili nella memoria collettiva della comunità.
Per ricordare quei tragici eventi, il Comune di Massa D’Albe, insignito della Medaglia d’Argento al Merito Civile l’11 maggio 2003, ha organizzato una cerimonia commemorativa che si terrà domenica 18 maggio 2025.
La giornata inizierà alle 10:30 con l’omaggio del Sindaco al Sacrario delle vittime del bombardamento presso il Cimitero comunale, alla presenza del Picchetto d’Onore. A seguire, alle 11:00, è prevista la celebrazione della Santa Messa nel piazzale comunale, un momento di raccoglimento e preghiera in memoria delle vittime.
Alle 12:00, il corteo si sposterà presso il Monumento ai Caduti, dove sarà deposta una corona d’alloro in omaggio alle vite spezzate da quella tragica giornata di guerra. Rosella Blasetti ha voluto donare un omaggio floreale, simbolo di vicinanza e solidarietà verso le famiglie delle vittime.
Nel corso della cerimonia, le autorità civili e militari prenderanno la parola per ricordare il sacrificio di una comunità che, pur segnata dalla devastazione, seppe distinguersi per il generoso spirito di solidarietà verso i numerosi prigionieri alleati fuggiti dai campi di concentramento.
Sull’epigrafe commemorativa posta all’ingresso del Municipio, campeggia una frase che riassume il senso di quella giornata:
«Comune scelto, all’indomani dell’armistizio, come sede del quartier generale della X Armata tedesca, subì due violentissimi bombardamenti che procurarono quarantuno vittime civili, fra cui sette bambini, e la quasi totale distruzione dell’abitato. Durante l’occupazione, la popolazione offriva altresì un’ammirevole prova di generoso spirito di solidarietà, prodigandosi in aiuto dei numerosi prigionieri alleati fuggiti dai vicini campi di concentramento.»
Un ricordo che continua a vivere, mantenendo viva la memoria di un sacrificio collettivo e un monito affinché gli orrori della guerra non si ripetano mai più.
