Avezzano – Nella mattinata di oggi, le aule del Liceo Scientifico di Avezzano hanno ospitato un importante laboratorio di cittadinanza attiva e consapevolezza che ha visto la partecipazione di più di cento ragazzi e ragazze.
L’iniziativa, promossa con forza dalla Casa delle Donne nella Marsica, ha utilizzato la metodologia del Teatro dell’Oppresso insieme agli esperti Olivier e Claudia del collettivo PartecipArte per esplorare le dinamiche delle relazioni umane.
Durante l’incontro, gli studenti hanno provato insieme a cambiare diverse situazioni della quotidianità, imparando a riconoscerne la problematicità, la latente violenza e la potenziale mancanza di consenso, elementi che spesso risultano insidiosi da individuare nel vissuto comune.
Attraverso la rappresentazione teatrale, i partecipanti si sono allenati attivamente a intervenire nelle scene, passando da spettatori a soggetti coinvolti per superare il muro dell’indifferenza.
Il messaggio lanciato dalla Casa delle Donne nella Marsica sottolinea come solo attraverso azioni collettive, consapevoli e responsabili sia possibile cambiare il mondo e trasformare le storie di sopraffazione.
Tale percorso educativo mira a insegnare alle nuove generazioni a desiderare e costruire la libertà per se stessi e per gli altri, trasformando profondamente la percezione delle proprie vite e delle relazioni interpersonali.








