Il presidente dei Parchi Letterari De Marsanich ed il sindaco di Pescina Zauri ospiti a l’Aquila per i 200 anni del Corpo Forestale dello Stato

Il Corpo Forestale dello Stato, compie due secoli di storia gloriosa e la Città dell’Aquila ospita un ciclo di seminari ed una mostra sulle tematiche della difesa e valorizzazione ambientale e paesaggistica, da parte del Comando della Regione Carabinieri Forestali “Abruzzo e Molise” guidato dal Ten. Col. Niccolò Giordano.

Nella giornata del 29 agosto us, (ore16.00) nel Capoluogo (Palazzetto dei Nobili”), si è svolto un interessante confronto su questi aspetti attualissimi, in particolare con la partecipazione attiva del circuito dei Parchi Letterari, con il suo Presidente Stanislao De Marsanich (e la Resp. L.A.Micheli) assieme al Sindaco di Pescina, Mirko Zauri. Inaugurata la stessa mostra storico-naturalistica, (con pannelli e cimeli del Corpo Forestale dello Stato), a cura del fotografo G.Ferramola, con il progetto “Nomadi Fotografici”.

Davanti ad una platea qualificata, la presenza di S.E. il Prefetto, Cinzia Torraco, nonché del Questore dell’Aquila, Dr. Enrico De Simone, accanto ai rappresentanti di tutte le Istituzioni militari, civili ed accademiche, con lo stesso Magnifico Rettore della Università degli Studi dell’Aquila, Prof. Edoardo Alesse. In particolare nel seminario il Presidente De Marsanich, presentando il progetto de “I Parchi Letterari“, ha evidenziato la sua prestigiosa rete nazionale (oltre trenta, con quelli all’estero), comprendente i quattro abruzzesi, (con sei Comuni), da quello storico di “G.DAnnunzio“, al “B.Croce“, allo “Ovidio“, passando per il  neonato Parco Letterario dedicato, allo scrittore Ignazio Silone,  da parte della sua Città natia di Pescina. Il Sindaco M.Zauri ne ha ripercorso tutto l’iter, fino alla sua adesione (ratificata il 17 Marzo us), dopo il lavoro di XXV Edizione, con il suo Centro Studi, per proporre il Premio Internazionale IS. Questa del 2022, si è brillantemente chiusa nei giorni scorsi, con una ricca serie di eventi culturali, ma anche di valorizzazione e promozione dello stesso “Sentiero Silone” e della restauranda Rocca Piccolomini, con il ricco patrimonio ambientale della “Valle del Giovenco”, ricadente nel Parco Regionale “Sirente-Velino”, più che mai attivo, con la Presidenza di Francesco D’Amore, Sindaco di Fagnano (AQ), nonché Presidente del Gal “Gran Sasso-Velino”.

Un excursus storico, ricco, lungo due secoli, dalla costituzione del Corpo Forestale nel1822, ad oggi, ripercorso dal Comandante Giordano in apertura, con tutti i suoi cambiamenti fondamentali, specie con il passaggio dal Regno d’Italia alla Repubblica, ma anche con la nascita delle Regioni, negli anni ’70, con il suo attuale ruolo, poi integrato come specialità nell’ Arma dei Carabinieri, con l’ultima riforma del 2016. Un valore professionale unico ancor più da implementare, sui territori, in piena sinergia tra tutte le Istituzioni nazionali, regionali e locali, nell’ ottica della piena integrazione europea, che oramai esige nuove politiche di conservazione, valorizzazione e promozione ambientale, integrate e certificate, sul piano dello stesso turismo sostenibile, anche con la collaborazione di tutte le associazioni storiche come il WWF, qui presente con la nuova Delegata regionale, Filomena Ricci, già Direttrice dell’Oasi “Gole del Sagittario“, con lo stesso P.N.A.L.M, che compie un secolo di vita. Questo anche per implementare lo stesso turismo, come volano essenziale, specie per la rinascita delle aree interne dell’Appennino, capace di generare più sviluppo ed occupazione, per le future generazioni “green“. Una sfida decisiva sui mercati globali, nei quali competere sì con la forza delle tradizioni, anche del “Turismo di Ritorno“, e anche con le innovazioni tecnologiche, la qualità e la competitività dei servizi, che oggi hanno ancor più bisogno della storia gloriosa del Corpo Forestale dello Stato e dell’Arma dei Carabinieri, unite insieme in questa missione, in un’antica Terra, che lo scrittore Guido Piovene cosi descriveva: “L’Abruzzo ha carattere cantonale, deve essere veduto, ricercato di valle in valle, in cento piccole capitali dei monti”.