Marsica – È sempre molto commovente, per ogni marsicano, notare la presenza del perduto Lago Fucino su vecchie cartine o mappe realizzate e pubblicate negli anni precedenti all’opera di prosciugamento messa in atto dal Principe Alessandro Torlonia. Nel caso specifico, parliamo di una mappa incisa e colorata a mano che mostra le province ecclesiastiche di Lanciano e altre diocesi della regione Abruzzo risalente al 1858, opera del commendator Girolamo Petri, officiale minutante nella segreteria di stato.
Come è possibile notare, la mappa, oltre ad evidenziare la presenza del Lago Fucino, sottolinea anche i confini e i paesi che caratterizzavano la Diocesi dei Marsi. Leggiamo i toponimi di Avezzano, Cerchio, Celano, Tagliacozzo, Ortucchio e rileviamo l’indicazione speciale relativa a Pescina che, all’epoca, era ancora sede della Diocesi dei Marsi, ruolo che perse dopo il terremoto del 1915 quando fu trasferita ad Avezzano.
La grafia dei nomi di alcuni paesi marsicani è leggermente diversa da quella a cui siamo abituati, basti notare, ad esempio, Castell’a fiume, Corcumella, Collelungo, Collearmele, Bisegni, Gioja, Ajelli, Serbo (al posto di Sorbo).