Gran Sasso, escursionista in difficoltà recuperato a 2600 metri nella notte

I tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico della stazione dell’Aquila, congiuntamente ai tecnici del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, la notte nella notte tra sabato 27 e domenica 28 luglio sono stati impegnati in una operazione di recupero di un escursionista del Frusinate, bloccato sulla via Normale che collega Corno Grande a Campo Imperatore, sul Gran Sasso.

L’uomo, dopo aver percorso la via alpinistica delle Tre Vette, che collega la cima orientale del Gran Sasso a quella occidentale, ha raggiunto nella tarda serata di ieri la vetta di Corno Grande e da lì, separandosi da due compagni, ha deciso di procedere da solo per la via Normale.

Una scelta probabilmente dettata dalla fatica, ha infatti riferito ai soccorritori di aver preferito la discesa lungo il versante aquilano, rispetto al percorso intrapreso dagli altri due, che attraverso il passo del Cannone, sul versante teramano, sono giunti al rifugio Franchetti e quindi ai Prati di Tivo.

A 2600 m s.l.m. però, intimorito dalla perturbazione in arrivo e con la discesa rallentata dal buio completo, ha deciso di allertare il 118.

Le squadre di soccorritori, a piedi, lo hanno raggiunto intorno alle 2,30 di notte.

Trovato in buone condizioni di salute, l’uomo è stato quindi condotto fino a Campo Imperatore.

 

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