Provincia – L’Assemblea annuale di Confagricoltura l’Aquila quest’anno si tiene il 20 Febbraio PV nel pieno della campagna elettorale per il rinnovo del Parlamento “Abbiamo scelto questa data per rappresentare ai candidati al prossimo Parlamento le esigenze del nostro settore. Sappiamo che la materia agricola è delegata alle regioni, tuttavia le questioni strategiche, la programmazione ed i rapporti con la Commissione Europea sono di competenza Statale. Per questo abbiamo individuato alcuni temi di politica nazionale e comunitaria che dovrebbero essere messi sull’agenda degli eletti” afferma Fabrizio Lobene Presidente di Confagricoltura L’Aquila “ Abbiamo invitato i partiti e movimenti politici e per essi i candidati del territorio per far conoscere ai nostri agricoltori i loro programmi”.
Confagricoltura ritiene che negli ultimi 20 anni la politica agricola nazionale ha trascurato gli interventi per rendere maggiormente competitivo il settore, sono stati ridotti gli investimenti strutturali ed infrastrutturali. Anche l’utilizzo delle risorse a disposizione dell’Italia per la PAC sconta gravi criticità e ritardi. In Abruzzo si sta profilando una vera e propria catastrofe se è vero che restituiremo a Bruxelles alcune decine di milioni di Euro per incapacità gestionale dell’Assessorato. “Vorremmo risposte su questi argomenti anche perché la crisi economica che ha attraversato l’Italia alimenta tentazioni protezionistiche, e sono molto criticate le politiche di apertura dei mercati e degli scambi attuati dalla UE proponendo di rilanciare il settore attraverso barriere e dazi in entrata” continua Lobene. “Non può essere elusa la questione delle risorse destinate all’istruzione, ricerca e innovazione in agricoltura. Il sistema scolastico è stato frammentato quello universitario non è più in grado di tenere il passo delle economie agricole più sviluppate. La ricerca sugli OGM e sulle manipolazioni genetiche è vietata, siamo diventati dei semplici moltiplicatori delle sementi prodotte e brevettate altrove, mentre sulla meccanizzazione agricola stiamo perdendo capacità innovativa”. conclude il presidente Lobene
Da Confagricoltura fanno sapere che un altro tema di confronto è quello sulla fauna selvatica che rappresenta un fattore limitante in vaste zone italiane. In Abruzzo i danni sono insostenibili anche per la presenza di parchi e aree protette dove è vietata l’attività venatoria. Il movimento dei cacciatori non è responsabilizzato mentre i parchi Nazionali e quello regionale non gestiscono la fauna protetta. E per finire il tema legato all’agricoltura sostenibile. Le politiche attuate dall’Italia sull’utilizzo degli agrofarmaci sono sfavorevoli ai nostri agricoltori anche nei confronti dei colleghi appartenenti alla UE; il sistema europeo di autorizzazione e di controllo degli agrofarmaci è il più stringente al mondo tuttavia l’Italia ha introdotto ulteriori limitazione, creando, di fatto, una concorrenza sleale.