Massa d’Albe – Con Ordinanza n. 15/2021 del 26 agosto 2021, il Sindaco di Massa d’Albe (AQ) ha emanato una nuova regolamentazione delle attività escursionistiche nella zona di Valle Majelama, che recepisce le proposte del Reparto Carabinieri Biodiversità di Castel di Sangro (Autorità di gestione della Riserva Naturale Orientata “Monte Velino”) ed approvate dall’Amministrazione Comunale.
La nuova regolamentazione, necessaria sia per evitare tristi vicende come quella occorsa l’inverno scorso che ha visto la tragedia dei quattro escursionisti avezzanesi travolti da una valanga, sia per garantire la giusta tutela del contesto ambientale, prevede che:
Le richieste di autorizzazione dovranno essere inviate via e-mail (compilando un apposito e semplice modulo, allegato), almeno cinque giorni prima dell’escursione, al Reparto stesso, che risponderà almeno due giorni prima dell’escursione.
I Carabinieri per la biodiversità effettueranno, oltre ai normali controlli di routine, ulteriori accertamenti e controlli per il rispetto dell’Ordinanaza, soprattutto nei giorni festivi e prefestivi di maggior afflusso, nei punti di ingresso alla Valle Majelama dal sentiero n. 8 (località Peschio Rovicino).
L’area di Valle Majelama è una di quelle più intatte dell’intera Riserva Statale “Monte Velino” (che da oltre trent’anni protegge 3.500 ettari di territorio, con eccezionali valori ecologici, tra i quali dieci habitat di interesse dell’Unione Europea, 600 specie vegetali e quasi tutte le specie di vertebrati tipiche degli Appennini): vi sono presenti habitat e specie rari e minacciati, tra i quali l’aquila reale, il lupo e l’orso bruno marsicano.
La sua protezione rigorosa, oltre ad essere un obbligo in base alle vigenti normative nazionali ed europee, è fondamentale per assicurarne il buono stato di conservazione. Nella Riserva “Monte Velino”, grazie ad un apposito finanziamento del Ministero per la transizione ecologica finalizzato all’attuazione delle Misure di conservazione vigenti nelle aree della Rete Natura 2000 dell’Unione Europea gestite dai Carabinieri per la biodiversità, sta anche per essere avviato un ambizioso programma di reintroduzione del camoscio appenninico e di rinaturalizzazione dei rimboschimenti a conifere alloctone, molto diffusi sul versante sud-occidentale del Velino, che rappresentano una minaccia agli equilibri ecologici ed un costante fattore di rischio di incendio.
Comunicato stampa Reparto Carabinieri Biodiversità di Castel di Sangro
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