Canistro. Terminato l’incontro ad Avezzano con il procuratore capo Andrea Padalino, Giovanni Lolli, vice presidente della Regione Abruzzo, ha fatto un passaggio a Canistro, al presidio dei lavoratori davanti ai cancelli dello stabilimento della Santa Croce e ha annunciato che al ritorno all’Aquila si metterà al lavoro per il sequestro delle bottiglie che si trovano sulle pedane, all’interno dello stabile.
Lolli ha parlato con i lavoratori alla presenza del sindaco di Canistro Angelo Di Paolo.
Nell’esposto congiunto di Lolli e Di Paolo in procura era stato chiesto il sequestro non solo delle bottiglie ma anche dell’intero stabilimento, al fine di accertare se l’acqua fosse stata imbottigliata o meno dopo la revoca della concessione da parte della Regione.
Siccome, però, il sequestro non può assumere rilevanza penale, come chiesto dai due amministratori di Regione e Comune, non è la procura che deve occuparsene ma la Regione con i propri legali. Si tratta, infatti, di un sequestro amministrativo.
Lolli ha tranquillizzato i lavoratori dicendo che la Regione si siederà da oggi pomeriggio con i suoi legali per preparare il sequestro.
Di risposta ha avuto la promessa dei lavoratori di permettere all’imprenditore Camillo Colella di prendere e portare in suoi altri stabilimenti, le materie prime, che non sono l’acqua ma sono bottiglie, etichette e altro. Iniziano ora (ore 13) dunque ad arrivare i tir a Canistro che porteranno fuori le materie prime. I lavoratori hanno promesso che non creeranno impedimenti.
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