Offese al magistrato in udienza: “Lei non mi interrompa, lei non sa nulla”. Assolta in Appello

Capistrello – Era stata condannata dal tribunale di Campobasso per oltraggio a magistrato in udienza, ma è stata assolta dalla corte d’appello del capoluogo molisano. I fatti risalgono al 2019.

La donna, residente a Capistrello, durante il suo esame testimoniale davanti al giudice di pace di Avezzano, nell’ambito di un procedimento in cui rivestiva la qualità di parte offesa, si rivolgeva al VPO dicendogli che avrebbe dovuto stare zitto proferendo le seguenti espressioni: “Lei non mi interrompa, io non devo rispondere alle sue domande. Io devo parlare e dire quello che ho da dire, lei non sa nulla”. E sbatteva i pugni sul banco, offendendo così il prestigio ed il decoro del magistrato.

L’avvocato Luca Motta

Nel febbraio del 2022, la donna era stata condannata in primo grado. Lo scorso 2 novembre, in riforma della sentenza emessa dal tribunale di Campobasso, la Corte d’Appello ha assolto l’imputata assistita dagli avvocati Luca e Pasquale Motta.

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