L’attivista trans Francesca Riccitelli contro l’estremismo dell’Abruzzo Pride: “Non parteciperò, l’ostentazione non fa parte della mia battaglia”

L'attivista trans Francesca Riccitelli contro l’estremismo dell’Abruzzo Pride: “Non parteciperò, l’ostentazione non fa parte della mia battaglia”

“Non sono allineata con il pensiero delle associazioni Lgbtq+, di tendenza radicale, che monopolizzano il dibattito su temi così delicati”, queste le parole di Francesca Riccitelli, attivista abruzzese e prima consigliera locale, la quale sostiene di essere stata cacciata dall’associazione perché avente idee divergenti.

“Non amo gli esibizionismi e rifiuto ogni forma di ostentazione, il transfemminismo intersezionale è un’ideologia pericolosa; per questo e tanti altri pensieri sono stata giudicata come una traditrice, non compatibile con lo spirito del Pride”, continua Francesca.

L’evento dell’Abruzzo Pride si terrà il 21 giugno, per la prima volta ad Avezzano: categorico il rifiuto a parteciparvi di Francesca Riccitelli che, attraverso un video sui propri canali social, ha spiegato le motivazioni che l’hanno spinta a disertare la sfilata.

“Non nego che non vi sia il problema dell’omofobia ma non è certo un’emergenza come vogliono far credere. Io ho cercato e trovato un impiego senza problemi; mi sento profondamente discriminata da quella stessa associazione Lgbtq+ di cui ero consigliera”, afferma Riccitelli.

“Non mi piacciono gli esibizionismi e da allora sono diventata una traditrice di classe”, continua la giovane di Avezzano, che dice di essere invece favorevole ad un dialogo inclusivo anche con le persone dubbiose su questi temi, rivolto a tutte le forze politiche, un dialogo necessario per migliorare la vita delle persone omosessuali e transessuali che vivono nel territorio marsicano.

“lo ho un orientamento liberale ed ecco perché mi infastidisce il fatto che si portino avanti istanze che non rappresentano tutti, fatte passare per universali. In molti hanno idee diverse come me ma per paura di essere emarginati non si espongono”, continua ancora Francesca Riccitelli, che ci ha spiegato di aver ricevuto anche tanta solidarietà dopo la sua presa di posizione.

Va da se che questo Pride, per la prima volta ad Avezzano, se da un lato vedrà scendere tra le strade coloro che rivendicano sacrosanti diritti, dall’altro sarà divisorio proprio dagli appartenenti alla stessa categoria: il 21 giugno, al termine dell’evento, sarà il bilancio finale a darci le risposte attese.

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