Le notizie su ciò che sta avvenendo in territorio marsicano a causa del Coronavirus stanno “divorando” ogni spazio informativo. Ci piacerebbe poter scrivere e commentare fatti diversi, fornire informazioni d’altro genere ma l’attualità più incalzante ci obbliga a portare la nostra attenzione su tutto ciò che sta mutando rapidamente e inevitabilmente attorno a noi. Fin da subito, la giornata del 9 marzo 2020, è stata caratterizzata da aggiornamenti poco rassicuranti: un medico del pronto soccorso dell’Ospedale di Pescina è risultato positivo al Covid 19. A seguire una vera e propria valanga di notizie legate a chiusure, sospensioni, rinvii di ogni genere. Il Vescovo Santoro comunica che fino al 3 aprile non potranno essere celebrate messe, nemmeno quelle funebri.
Nell’arco di qualche ora diversi sindaci marsicani fanno sapere che, per evitare contagi e contatti troppo ravvicinati tra le persone e, quindi, per tutelare la salute dei dipendenti e dei cittadini, sono costretti a chiudere al pubblico gli uffici comunali. Accanto a decisioni così stringenti e drastiche riusciamo a rilevare anche un barlume di speranza offerto da una terapia a base di un farmaco anti-artrite Tocilizumab che forse dà qualche risultato incoraggiante. Comunque, alla luce della presenza del primo contagiato marsicano, ci si affretta a mettere a punto strumenti per il monitoraggio delle persone che potrebbero essere venute a contatto con il medico positivo al Coronavirus e la sensazione di panico e incertezza tra la gente inizia a farsi sentire in maniera preponderante con gli amministratori che fanno fatica a rispondere alle domande e ai legittimi timori dei loro concittadini.
La salvaguardia della salute è la preoccupazione più impellente per questo anche l’Avezzano Calcio sospende tutti gli allenamenti, sia del settore giovanile che di quello femminile. Ovviamente anche nel settore del trasporto pubblico vengono adottate misure di prevenzione proibendo ai viaggiatori di salire attraverso le porte anteriori dei bus e suggerendo agli utenti di mantenere, se possibile, distanze di sicurezza. Intanto, nel corso della giornata, i sindaci di vari comuni emanano ordinanze straordinarie per contenere la diffusione del virus ma viene anche allestita, in diversi paesi marsicani, la catena della solidarietà con persone che vogliono portare il loro aiuto agli anziani che devono restare in casa. Intanto si chiedono presidi adeguati ed efficaci per la tutela degli operatori degli ospedali marsicani; si chiedono interventi di sostegno per le aziende che vedono le loro attività rallentare o fermarsi del tutto.
Chiudono gli uffici giudiziari marsicani, chiudono locali pubblici come bar, bistot, ristoranti ma anche palestre e centri sportivi e viene ribadito anche lo stop del ritorno del mercato di Avezzano nelle strade del centro. I dati sulla diffusione del Covid 19 sono aggiornati con regolarità e, purtroppo, alla fine, risulta che un altro marsicano, una persona che vive a Scurcola, risulta colpito dal Coronavirus. Per chiudere una giornata greve e senza precedenti, in serata, giunge la decisione del Governo italiano di imporre misure più restrittive valide in tutto il territorio nazionale: scuole e università chiuse fino al 3 aprile, sospensione di tutte le manifestazioni sportive, divieto degli assembramenti pubblici all’aperto e non, da evitare spostamenti sul territorio nazionale. Il consiglio fondamentale dato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte è e rimane lo stesso: rimanete a casa.