Avezzano – La redazione di Terre Marsicane ha incontrato la Presidente dell’AIPD Marsica (Associazione Italiana Persone Down) Monica Carducci per parlare dell’attuale situazione dell’assistenza scolastica delle persone con disabilità che per molti anni è stata una piaga sociale nel territorio marsicano.
L’assistenza scolastica rientra in quel diritto allo studio, previsto dalla Costituzione Italiana, che deve essere garantito anche alle persone con disabilità e non ci sono vincoli di bilancio che tengano.
Una persona con disabilità ha diritto al sostegno, al trasporto gratuito, all’assistenza scolastica e a tutti quei mezzi informatici, e non, atti a favorire la sua inclusione scolastica. Accade però, molto spesso, che questo diritto non viene garantito.
“Quest’anno grazie all’impegno notevole del Commissario della Comunità Montana, Gianluca De Angelis, è stato possibile, nel suo territorio di competenza, andare incontro alle esigenze di molti ragazzi con disabilità che in precedenza non avevano garantita la copertura di tutte le ore di assistenza scolastica. L’intervento del Commissario ha fatto sì che tali situazioni venissero risolte” dichiara Monica Carducci.
Ed ancora: “il problema è che quando non viene garantito il diritto allo studio delle persone con disabilità le difficoltà vengono scaricate sull’intera classe scolastica e molte volte sono causa anche di difficoltà di inclusione di ogni genere. Difficoltà che invece dovrebbero essere gestite a monte dalle Istituzioni e risolte.”
Il 5 novembre scorso c’è stato l’incontro con il Commissario Prefettizio Mauro Passerotti per affrontare questo delicato argomento anche con il Comune di Avezzano per quanto riguarda il suo territorio.
“Anche nel territorio di Avezzano” continua la Carducci “esistono purtroppo delle situazioni di difficoltà in quanto le ore di assistenza scolastica che erano state stabilite dall’Unità di Neuropsichiatria dell’ASL di Avezzano non sono state tutte erogate dal Comune. Noi confidiamo in un intervento anche sul territorio di Avezzano affinché i ragazzi con disabilità e tutte le classi interessate possano avere garantito un clima di serenità nello svolgimento delle varie attività scolastiche. L’assistenza scolastica, l’insegnamento di sostegno e i diversi mezzi atti a favorire l’inclusione sono strumenti di cui beneficia l’intera classe e non solo l’alunno con disabilità.”
La Carducci ha voluto infine sottolineare una cosa molto importante: “i disabili e le famiglie delle persone con disabilità non hanno bisogno di pietà perché questo significherebbe non rispettare la dignità delle persone coinvolte. Le Istituzioni, i politici e la società civile, non devono agire quindi spinti dall’empatia ma dal senso del dovere in quanto il disabile è una persona e quindi in quanto persona gode di tutti i diritti sanciti dalla nostra Costituzione.”