Ad image

ANFFAS Avezzano, la forza delle famiglie: “L’inclusione nasce dallo sguardo: non pietismo, ma rispetto”

ANFFAS Avezzano, la forza delle famiglie
ANFFAS Avezzano, la forza delle famiglie

La testimonianza della Presidente Domenica Di Salvatore in occasione del giorno dedicato alle persone con disabilità

Avezzano. Il 3 dicembre scorso si è celebrata la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità e oggi ad Avezzano si torna a parlare di inclusione nella Marsica attraverso la voce di chi, da anni, è in prima linea accanto alle famiglie: la Presidente dell’ANFFAS di Avezzano, l’Associazione  Nazionale di Famiglie di Persone con disabilità Intellettive e/o relazionali, Domenica Di Salvatore, madre di un ragazzo con disabilità e punto di riferimento per l’intero territorio, che ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Terre Marsicane.

La sua doppia esperienza, genitore e guida dell’associazione, segna profondamente il suo impegno quotidiano. “Non è facile”, “acconta, ma ho capito che la forza di volontà è più grande della forza fisica. Le sfide ci sono tutti i giorni, ma le affrontiamo con determinazione”.

Una scelta nata dall’amore e dalla necessità

Il suo ingresso in ANFFAS risale a oltre quarant’anni fa, quando, all’età di diciotto anni, il figlio iniziò a frequentare un centro. “Per capire a chi stessi affidando mio figlio mi sono iscritta all’associazione”, dice la presidente, “ho scoperto un mondo fatto di famiglie come la mia. Così sono entrata quasi subito nel consiglio di amministrazione per dare voce ai nostri problemi”.

Da allora, il percorso è stato ricco di ostacoli e soddisfazioni. “Le difficoltà sono state tante”, prosegue, “molte le abbiamo superate, altre ci aspettano. Non è semplice, ma ogni risultato è una conquista”.

La missione dell’associazione è quella di garantire che i diritti delle persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo siano rispettati e pienamente esigibili, operando come una rete di promozione sociale e assistenza.

ANFFAS oggi: servizi, reti e nuovi progetti

Oggi ANFFAS è una realtà articolata che comprende la Fondazione “Giovannino Di Pangrazio”, la Cooperativa ANFFAS e l’APS.
La Fondazione gestisce i centri diurni di Avezzano, Celano, Aielli e il servizio “Dopo di noi” a Tagliacozzo; la Cooperativa si occupa dell’assistenza domiciliare e scolastica; l’APS segue la domiciliare pomeridiana e il supporto agli studenti. Una rete che lavora in sinergia, coprendo bisogni diversi ma complementari.

Tra i progetti più ambiziosi c’è lo sviluppo di due grandi strutture a Pescina, un ex liceo e una biblioteca concessi in comodato d’uso. “Il primo diventerà un centro diurno per i ragazzi della Valle del Giovenco, mentre nel secondo vogliamo creare spazi per il “Dopo di noi” per dare sollievo alle famiglie”, spiega la presidente.
Un sostegno fondamentale: “Molti genitori sono anziani”, prosegue, “stanchi, e vivono nell’incertezza del futuro dei propri figli. Dobbiamo sostenere loro tanto quanto le persone con disabilità”.

A questo progetto si aggiunge la Casa Famiglia di Tagliacozzo, due appartamenti in housing sociale che accolgono otto ragazzi rimasti senza genitori. “Le richieste sono tante”, continua, “e quello che facciamo non basta ancora. Ma stiamo cercando di ampliare le risposte”.

Le strutture di Pescina saranno anche aperte alle associazioni culturali e sportive del territorio, che lavoreranno insieme ai ragazzi ANFFAS: “Inclusione significa condivisione degli spazi e delle attività”, afferma, “non isolamento”.

Scuola, laboratori e comunità: inclusione che si vive

Il dialogo con le scuole è uno dei pilastri dell’associazione. Ogni anno viene promosso il progetto “La disabilità vista dai tuoi occhi”, che coinvolge bambini e ragazzi, invitandoli a esprimere il proprio punto di vista attraverso disegni, testi e video premiati in un concorso finale.
A questo si aggiungono attività laboratoriali: a Celano si è recentemente concluso un percorso di cereria con la primaria, mentre per la secondaria partiranno laboratori teatrali. “La disabilità deve essere vissuta per essere compresa”, dice Domenica,  “non basta parlarne”.

Parallelamente ANFFAS ha costruito una rete territoriale ampia e solida, che coinvolge associazioni culturali, sportive e religiose. “Tutte ci chiamano per includere i nostri ragazzi nei loro eventi”, continua, “eri, ad esempio, sono stati invitati a partecipare a un presepe vivente. Questa è la vera inclusione”.

Autonomia, lavoro e cambiamento culturale

Se molto è stato fatto, molto resta da fare nelle aree interne dell’Abruzzo, soprattutto in tema di opportunità lavorative e autonomia. “Noi lavoriamo ogni giorno su questo: nei centri, a scuola e a casa. L’assistenza è necessaria”, dice la presidente, “ma non deve sostituire l’autonomia. L’obiettivo è che diventino il più indipendenti possibile”.

La Presidente riconosce i progressi degli ultimi anni: “È cambiata la mentalità”, afferma, “il linguaggio, l’approccio. Lo Stato e le Regioni stanno lavorando. Ma dobbiamo continuare”.

“Non guardate i nostri figli con pietismo”

Nel giorno dedicato alle persone con disabilità, il messaggio della presidente dell’ANFASS alle istituzioni e ai cittadini è diretto:
Il passo più grande”, sostiene, “sarebbe non guardare i nostri figli con pietismo. I nostri figli non sono malati: sono persone con delle difficoltà. Trattateli come persone”.
Un appello nato da un’esperienza personale dolorosa: “Da mamma, quando uscivo e la gente mi guardava con pietismo”, ribadisce Domenica, “quello mi feriva più di tutto”.

Accanto alla sensibilizzazione, l’associazione assicura supporto concreto alle famiglie: lo sportello SAI, con un avvocato volontario, offrirà assistenza gratuita a chi non sa come muoversi per tutelare i diritti dei propri figli.

Uno sguardo al futuro

Come immagina la Marsica tra dieci anni? “Il nostro sogno è semplice e grandissimo: che i nostri figli vengano visti per quello che sono, persone. Persone e non oggetto di compassione”.

Quest’anno la presidente dell’ANFASS è stata insignita del Premio Internazionale Ignazio Silone per il suo impegno ultradecennale. “Una sorpresa. Ma non lo considero un premio solo mio”, conclude, “è di tutta la squadra. Senza i miei collaboratori non avrei fatto nulla”.

L’opera della presidente Domenica Di Salvatore è stata considerata una esemplare testimonianza del pensiero di Silone, ispirato ai valori di solidarietà e umanità verso chi vive condizioni di vulnerabilità.

Video Fabrizio Beltrame

Leggi anche

Necrologi Marsica

Lorenzina Di Giovanni

Casa Funeraria Rossi

Giuseppe Ventura

Casa Funeraria Rossi

Lorenzina Di Giovanni

Casa Funeraria Rossi

Giuseppe Ventura

Casa Funeraria Rossi

Giovannina Di Donato

Casa Funeraria Rossi

Fabio Bove

Casa Funeraria Rossi