Marsica – Dodici ore di lavoro al giorno per appena due euro l’ora, costretti a vivere in un magazzino privo di condizioni igieniche minime. È quanto hanno scoperto la Guardia di Finanza di Avezzano e l’Ispettorato Territoriale del Lavoro dell’Aquila nel corso di un’ispezione congiunta condotta in un’azienda agricola della Marsica.
Durante il controllo, effettuato con il supporto di mediatori culturali dell’OIM (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni), sono stati identificati due lavoratori impiegati come pastori, tra cui un richiedente asilo completamente privo di regolare contratto. Le verifiche hanno messo in luce gravi forme di sfruttamento: retribuzioni irrisorie, turni estenuanti e condizioni abitative degradanti. I lavoratori dormivano in uno spazio angusto e improvvisato, ricavato all’interno di una rimessa per veicoli.
La percentuale di manodopera irregolare riscontrata ha superato il limite previsto dalla normativa, comportando l’immediata sospensione dell’attività. Gli accertamenti hanno inoltre rivelato che la stalla, nella quale si trovavano circa 400 capi di bestiame, era stata realizzata in assenza di permessi edilizi.
Il rappresentante legale dell’azienda è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Avezzano per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.