Avezzano – La tentazione di chiamarlo “il pianoforte di Morricone” è forte e commovente, soprattutto alla luce del fatto che il grande Maestro e compositore italiano è scomparso solo pochi giorni fa. Ma definirlo “il pianoforte di Morricone” non sarebbe corretto. Il pianoforte che si trova nella sede della Pro-Loco di Avezzano, in via Corradini, non è il pianoforte di Morricone è, comunque, un pianoforte che il geniale musicista ha suonato. È il professor Ilio Leonio, vicepresidente della Pro-Loco cittadina, a rammentare e raccontare la storia di questo strumento.
“Ci fu detto che era il pianoforte del Musicista di Dio. Due nostri amici si precipitarono a Cervara di Roma, in una località conosciuta come Campaegli, dove il Grande Maestro trascorreva periodi di riposo e soggiorni estivi già dagli anni ’70 del secolo scorso. Il pianoforte era in un locale pubblico ormai chiuso. Il proprietario disse che no, non era il pianoforte di Morricone, ma che le mani del Musicista di Dio si erano posate più e più volte su quello strumento e che le Sue dita avevano imbastito meraviglie di note per i pochi avventori del locale e per gli amici di Campaegli“, spiega Leonio.
Ecco, dunque, dove è rintracciabile la preziosità del pianoforte che, ora, si trova ad Avezzano: il “musicista di Dio” in passato lo ha suonato. “Il pianoforte fu portato ad Avezzano e collocato temporaneamente in Cattedrale, grazie alla disponibilità di Don Claide. Con l’apertura della sede di Via Corradini, è stato collocato nella sala espositiva“. Quel pianoforte evoca la perfezione e il talento del compositore, Ennio Morricone, che lo ha usato per creare e donare musica. Conclude Ilio Leonio: “poteva essere in mille altri posti. Se è da noi, è certamente un segno, un segno che dobbiamo saper cogliere e che dobbiamo saper leggere“. E ci auguriamo che qualcuno sappia davvero leggere la meraviglia che il pianoforte suonato da Morricone porta con sé.
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