Fucino – Si chiama “climate change” o, più semplicemente in italiano, cambiamento climatico. Uno dei fenomeni più devastanti e pericolosi che il nostro pianeta sta vivendo soprattutto per colpa nostra. Tra gli interventi più rilevanti del programma di Rai Uno “Sette Storie“, nella puntata andata in onda ieri sera alle 23:30, c’è stato quello di Luigi Pasquali, Amministratore Delegato di Telespazio.
Le telecamere del programma condotto da Monica Maggioni sono entrate nel cuore del Centro Spaziale “Piero Fanti” del Fucino perché è proprio osservando la Terra dall’altro, e rilevando i dati necessari, sarà possibile capire i cambiamenti climatici in atto e provare a contrastarli.
“Con i nostri satelliti è possibile controllare la superficie del nostro pianeta e tutti i fenomeni che su questa superficie avvengono con tanti compiti: la difesa, l’intelligence, la sicurezza delle emergenze e la gestione degli effetti del cambiamento climatico“, spiega Pasquali. Infatti grazie all’ausilio di satelliti, quelli che Telespazio sorveglia e gestisce, si possono monitorare soprattutto gli effetti del “climate change”, vale a dire la desertificazione, gli incendi e lo scioglimento dei ghiacci. Come racconta lo stesso AD di Telespazio, attraverso questi strumenti altamente tecnologici è possibile rilevare la vastità di un incendio, ad esempio, ma anche valutare l’entità dei danni che ha causato.
Si tratta di saper utilizzare al meglio queste informazioni perché, oltre al rilevamento di quel che avviene sulla superficie della Terra, i satelliti forniscono anche molte altre informazioni necessarie a formulare previsioni di natura scientifica ma anche di natura politica capaci di supportare in maniera efficace la lotta ai mutamenti climatici i cui effetti paghiamo spesso a caro prezzo.