“Il Ministro dell’ambiente Sergio Costa continua a ritardare senza alcun motivo la nomina del Direttore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio Molise lasciando l’area protetta più importante d’Italia senza alcuna guida.
Oggi in Abruzzo 3 parchi su 4 sono senza Direttore e senza un legittimo Presidente ( …e in tutta Italia sono piu di trenta i posti vacanti ai vertici dei nostri Parchi Nazionali ). Il Parco Nazionale della Majella manca sia di presidente che di direttore; il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise è nella stessa condizione mentre il Parco Regionale Sirente-Velino continua ad esser commissariato dalla politica abruzzese che lo vorrebbe smantellato ormai da anni.
Ricordiamo che la nomina del direttore di un Parco nazionale è di competenza del Ministro dell’Ambiente che sceglie tra i tre nomi proposti dal Consiglio direttivo del Parco stesso, cui spetta il compito di selezionare le persone ritenute più adatte tra i vari candidati, tutti necessariamente iscritti a un albo che individua professionalità idonee a ricoprire tale ruolo. Anche i presidenti dei Parchi sono nominati con decreto del Ministro dell’ambiente, d’intesa pero’con i presidenti delle Regioni il che provoca sempre un lunghissimo periodo di stallo dovuto alle interminabili diatribe tra i politici regionali che spingono ciascuno il proprio candidato , quasi sempre personaggi che non hanno alcuna esperienza o genuino interesse per la conservazione della natura e spesso nemmeno capacità amministrative. Il tutto diventa quindi solo un commercio di poltrone quasi sempre riservate a politici da collocare in “pensione”, ma per la nomina del Direttore , una volta espletata la procedura amministrativa, la scelta spetta solo al Ministro e solo su di lui oggi ricade la responsabilità di questo ingiustificato ed ingiustificabile ritardo. Infatti nel Gennaio scorso il Consiglio Direttivo del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise ha finalmente sottoposto al Ministro i tre candidati selezionati ma dopo ben 5 mesi e con un Ente già privo di Presidente, Costa continua a non decidere.
Oggi il PNALM è in uno stato di stallo amministrativo che non ne permette neppure il commissariamento e peraltro ne blocca anche la gestione ordinaria in un momento cruciale che richiederebbe decisioni importanti e univocità di direzione. La conservazione dell’orso bruno marsicano è indissolubilmente legata allo storico Parco d’Abruzzo ed agli altri parchi abruzzesi anch’essi purtroppo senza guida, ed il perdurare di questa situazione non può che mettere a rischio il lavoro ed i risultati ottenuti nell’ultimo quadriennio
Ci eravamo illusi che con Costa qualcosa cambiasse ma l’ex-forestale si conferma molto più interessato a coltivare la propria leggenda di impavido oppositore della camorra nella ”terra dei fuochi” che a ridare efficienza e dignità al sistema delle aree protette in Italia….un vero peccato….forse la sua onnipresenza a convegni autoreferenziali e sui social gli impedisce di dedicare un poco piu di tempo ed attenzione ai nostri Parchi Nazionali !”