Abruzzo – Continuano a verificarsi incidenti sui percorsi autostradali A24 e A25 a causa di animali selvatici che invadono le corsie di scorrimento. L’ultimo è avvenuto nello scorso weekend, non molto lontano dal casello di Valle del Salto: un grosso cervo, oltrepassando le recinzioni che delimitano l’autostrada, si è introdotto sull’A24 ed ha impattato contro una vettura che non si è fermata.
L’animale, ferito, è stato deposto lungo la corsia di emergenza e la Polizia ne ha chiesto l’abbattimento: l’Anas (che ora gestisce le nostre autostrade) dovrà provvedere alla rimozione della carcassa. Restano i timori e le preoccupazioni da parte degli automobilisti che si trovano a percorrere l’A24 e l’A25 visto che incidenti come quello appena descritto continuano a verificarsi con discreta regolarità.
Ancora un cervo in carreggiata sulla A24: abbattuto dopo l’incidente con un’auto
Continuano gli incidenti sulle autostrade abruzzesi e laziali A24 e A25 causati da animali selvatici: sabato scorso, in direzione Roma, un’auto ha investito un cervo di circa 100 chilogrammi. Illeso il conducente del mezzo che non si è fermato. L’animale è rimasto ferito e posto nella corsia di emergenza: la polizia autostradale ha chiesto al sevizio veterinario l’abbattimento e all’Anas la rimozione della carcassa. “Si tratta dell’ennesimo incidente, sono diverse decine negli ultimi mesi, in cui l’animale entrato in autostrada elidendo le reti di recinzione è rimasto ucciso e gli utenti dell’autostrada corrono seri rischi – spiegano alcuni automobilisti -. Come sempre in Italia ci deve scappare il morto prima di prender le misure del caso. Bisogna intervenire subito”. Tra i nodi del contenzioso tra Sdp e Anas per la gestione delle autostrade c’è anche il tema delle reti di recinzioni che presentano buchi oltre ad essere troppo basse: secondo quanto si è appreso, Sdp ha predisposto la progettazione esecutiva per 90 chilometri realizzando con risorse proprie un primo intervento di pochi chilometri. L’ex commissario Gentile aveva messo in preventivo il finanziamento, mentre stando a quanto trapelato il suo successore Corsini avrebbe sostenuto il fatto che l’intervento non è di sua competenza ma del concessionario. Mentre il ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile (Mims) non affronta la pericolosa questione.