Avezzano, Cotturone presidente quartiere San Pio X “Il malumore delle periferie ricade nell’oblio”

Avezzano –  Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa del presidente del Comitato di Quartiere di San Pio X, Roberto Cotturone.

Nella giornata di ieri abbiamo potuto apprezzare, da parte di alcuni organi di stampa, un improvvisa attenzione verso i problemi della periferia di Avezzano e, in particolare, per quelli che più ci sono a cuore, perché riguardano il benessere e la qualità della vita nel quartiere in cui viviamo.

Se, in linea di principio, non possiamo che rallegrarci del rinnovato interesse, a malincuore constatiamo che il malumore delle periferie appare sugli organi di stampa con precisione pitagorica a ridosso di una qualsiasi scadenza elettorale, per poi ricadere nell’oblio il giorno successivo.
Certi del fatto che le prossime elezioni regionali siano una pura coincidenza, riteniamo opportuno ribadire che, sebbene alcuni (non i più importanti) problemi di Pucetta siano stati evidenziati, sembra disinteressarsi di un progetto di riqualificazione della periferia che impegna da anni il Comitato di quartiere e che ha visto le amministrazioni comunali che si sono susseguite, inclusa quella in carica, ampiamente disponibili al confronto.
Non vogliamo né prenderci né dare meriti per le opere che, in questi anni, hanno cambiato faccia al quartiere.
E’ falso affermare che questa amministrazione ha abbandonato il quartiere perché interventi sono stati fatti (risistemazione parco giochi; ripristino manto stradale su via Flaming; fontanella sulla piazza) ed altri promessi (sicurezza sotto ponte; ………..) che dovrebbero confluire nel prossimo bilancio.
I problemi delle periferie in genere, peraltro, non hanno nulla a che vedere con le opere che vengono o non vengono fatte ma con le modalità con le quali vengono individuate le priorità ed assunte le decisioni.
Ad oggi, a distanza di poco più di un anno dall’insediamento della giunta, non appare corretto esprimere giudizi così severi su una amministrazione che, per quanto ci riguarda, verrà misurata, allo scadere del mandato, non sulla base del numero panchine o muretti riparati (certamente importanti), ma in considerazione delle misure che riterrà di adottare al fine di consentire ai cittadini di tutti i quartieri di partecipare attivamente alle scelte di programmazione.
Sono anni che il Comitato di quartiere S. Pio X chiede a gran voce che vengano adottati strumenti di democrazia partecipata che consentano di sostituire alla logica del “favore” dall’alto quello dell’efficienza e della concertazione.
La passata giunta si è fermata ad un regolamento dei comitati di quartiere che, se poteva costituire un primo piccolo passo, è risultata essere una scatola vuota messa da parte.
Questa amministrazione si è dimostrata aperta al confronto e siamo in attesa che alle dichiarazioni programmatiche facciano seguito le azioni, magari, perché no, con l’istituzione di un tavolo di lavoro sugli strumenti di democrazia partecipata. Ad oggi, in Italia, oltre 40 comuni hanno adottato forme di bilancio partecipato: Avezzano non è in grado?
Il Comitato di Quartiere S. Pio X continuerà a cercare il confronto con questa e con le amministrazioni che si susseguiranno, così come accetterà il contributo di chiunque vorrà contribuire a stilare proposte o progetti che mirino a favorire la partecipazione dei cittadini.
 E’ questa la sfida che lanciamo a questa amministrazione, perché colga, con lungimiranza, l’occasione di superare la sterile disputa su “chi ha messo il mattone” e possa assumere il “merito” di consentire ai cittadini di partecipare alle scelte
Se, poi, ripara la panchina, ben venga”.

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