Abruzzo – Un ragazzo di 20 anni, Patrick Guarnieri, si è ucciso nei giorni scorsi nella cella del carcere di Castrogno dove era rinchiuso. Gli agenti penitenziari lo hanno trovato impiccato con un lenzuolo all’inferriata della finestra. Guarnieri aveva l’obbligo di dimora a Giulianova, per una serie di furti. Lunedì, i carabinieri della compagnia di Giulianova lo avevano prelevato nella sua abitazione per notificargli la revoca dell’obbligo di dimora, decisa dal giudice sulla base di ripetute violazioni.

Nel corso del trasferimento da Giulianova a Castrogno, aveva accusato un malore e i carabinieri lo avevano portato in ospedale dove il 20enne era stato visitato e sottoposto ad accertamenti che non avrebbero evidenziato patologie o situazioni cliniche non compatibili con la carcerazione, per cui ha fatto il suo ingresso a Castrogno qualche ora dopo. Due giorni dopo la tragica scoperta.

Sulla vicenda è intervenuta anche la senatrice Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, morto nel 2009: “Patrick Guarnieri – scrive – si è impiccato nel giorno del suo ventunesimo compleanno. Non ho parole per quello che è successo, per l’ennesima vittima di un sistema di detenzione che dovrebbe essere una scuola di speranza e invece si conferma teatro di vendetta. 23 i suicidi in carcere nel 2024. In poche tristissime ore si sono tolti la vita anche Jordan Tinti e Robert Lisowski. Avevano 26 e 33 anni. 

Le carceri di Teramo, Pavia e Secondigliano, dove si sono tolti la vita Patrick, Jordan e Robert, non sono diverse dalle altre carceri italiane. Per questo sono sicura che se il governo non interviene i suicidi continueranno a ripetersi. È una strage annunciata. Ministro Piantedosi, troviamo insieme un’alternativa. È già troppo tardi”.