Pescina – Si erano annidati nelle crepe del muro di una casa, proprio in prossimità dell’ingresso, e negli ultimi giorni sembravano aumentare a vista d’occhio.
Si trattava di calabroni e la preoccupazione della famiglia proprietaria dell’abitazione è andata crescendo con il crescere del numero degli insetti, che cominciavano a ‘sconfinare’ anche in casa. Sono stati i Vigili del Fuoco di Avezzano a risolvere la situazione, eliminando il nido e chiudendo le crepe dalle quali i calabroni erano entrati. Gli stessi Vigili raccomandano cautela nel trattare questi imenotteri che “possono essere insetti pericolosi se infastiditi o, in certi casi, se si sentono minacciati, magari semplicemente perché una persona si avvicina troppo al nido, anche inavvertitamente”.
Il Calabrone o Vespa Crabro può raggiungere notevoli dimensioni, la regina arriva a misurare 3,5cm; in questi insetti il ciclo biologico è annuale e la fondazione del nido avviene in aprile-maggio.
Secondo le indicazioni degli esperti, per prevenire nuove colonizzazioni da parte di vespe e calabroni ed evitare il loro occasionale ingresso all’interno delle abitazioni, è spesso sufficiente mettere in atto piccoli accorgimenti: installare zanzariere alle finestre, provvedere ad una accurata gestione dei rifiuti e degli alimenti, evitando l’abbandono incontrollato di sostanze organiche (in particolare zuccheri, carni, ed altre sostanze proteiche) fortemente attrattive nei loro confronti. Ancora, Controllare periodicamente, già a partire dai mesi di marzo ed aprile, quelle parti degli stabili solitamente preferiti dalle vespe per nidificare, quali solai e sottotetti, cassonetti delle tapparelle, altri manufatti con fessure comunicanti con l’esterno, ispezionati raramente, alla ricerca di eventuali favi in corso di formazione per rimuoverli tempestivamente.
Sigillare crepe o fessure eventualmente presenti in pareti esterne o comunicanti con anfratti non ispezionabili (innesti tubazioni e canalizzazioni, etc.). Utilizzare prodotti repellenti (pastiglie di canfora o naftalina, piretro, etc.) per gli spazi non raggiungibili che possono diventare siti di nidificazione, ad esempio cassonetti di tapparelle, parti sottostanti di coppi e coperture in genere. Per l’operazione di rimozione, affidarsi a personale specializzato.