San Benedetto Dei Marsi. Sono stati arrestati, per un aggravamento della misura cautelare: dall’obbligo di dimora il giudice ha predisposto la custodia in carcere. Dopo quattro ore di attesa e di “contrattazione” con i carabinieri, i fratelli Italo (classe 1989) e Ennio (1986) Cherubini sono scesi dal tetto della loro abitazione e dopo l’ingresso alla caserma di San Benedetto, sono stati portati alla casa circondariale San Nicola di Avezzano.
Tutti, in paese, si sono accorti, che durante la “sceneggiata” degna di un film, qualcuno è arrivato anche sotto la loro abitazione, mentre i due fratelli erano sul tetto e ha accesso dei colorati fuochi d’artificio. Dunque, non è stato un loro familiare, come riferito originariamente dal nostro giornale. Ma l’autore è una persona che si è subito allontanata per non farsi riconoscere e individuare.
Ieri sera, intorno alle 21, i carabinieri della stazione di San Benedetto, agli ordini del maresciallo Giuseppe Cappiello, si sono presentati a casa Cherubini per notificare l’aggravamento della misura ma i due fratelli in pochi secondi si sono dileguati e sono saliti sul tetto minacciando di buttarsi giù. I militari sono stati costretti a mettere in sicurezza l’area, considerato anche che nel giro di pochi minuti, sotto casa dei due fratelli è arrivato mezzo paese. In supporto sono arrivati i carabinieri di Luco con il comandante Marco Fanella e i vigili del fuoco dal distaccamento di Avezzano. Un’altra squadra è dovuta arrivare da L’Aquila, con le reti per evitare il peggio se si fossero gettati.
I fratelli Cherubini furono arrestati nel 2015, dopo mesi di indagini dei militari della compagnia di Avezzano, partite da un allarme sicurezza che girava intorno a delle auto bruciate, una dopo l’altra, per mesi. Grazie a un’attività investigativa mirata si scoprì che le auto venivano date alle fiamme dai Cherubini quando non venivano saldati i debiti, legati alla droga. Ma i fratelli Cherubini hanno anche alle spalle furti e altri reati. Così l’aggravamento della misura.
Alla fine, a mezzanotte e mezza è arrivato l’avvocato Vincenzo Retico. Il legale li ha fatti “ragionare” con una lunga mediazione, finita poi in caserma.
IL VIDEO DEI FUOCHI D’ARTIFICIO:
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Non vogliono andare in carcere, i fratelli Cherubini da tre ore sul tetto della casa a San Benedetto