“Sull’ospedale di Tagliacozzo e sulla sanità marsicana, il presidente Marsilio, l’assessore Verì e tutta la maggioranza di centrodestra che si è spesa in innumerevoli passerelle elettorali hanno calato la maschera: su loro impulso il Direttore della ASL 1, Ferdinando Romano, ha stabilito che il reparto di riabilitazione cardiologica dell’ospedale di Tagliacozzo non debba più avere un primario. Il reparto è stato così declassato da “unità complessa” a “unità semplice dipartimentale”. Si tratta di una scelta gravissima che svilisce l’unica riabilitazione offerta dal servizio pubblico in tutta la provincia dell’Aquila, anche tra le pochissime pubbliche disponibili in Abruzzo”.
Lo afferma il Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Giorgio Fedele, che spiega come, agli inizi di giugno, mentre l’intera ASL 1 era bloccata dal devastante attacco informatico con cui i cittadini stanno ancora facendo i conti, il Direttore Romano ha revocato l’avviso pubblicato per individuare il nuovo primario della Riabilitazione cardiologica polmonare a Tagliacozzo.
“In questo modo – prosegue Fedele – ha quindi confermato la volontà politica del presidente Marsilio finalizzata a indebolire il presidio tagliacozzano. Ma non è tutto, la scelta della ASL ha smentito ufficialmente lo stesso capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale che pochi giorni prima, messo alle strette dalla protesta popolare, annunciava ‘l’inserimento in organico di due nuovi primari'”.
Il Consigliere Fedele, che da mesi si fa portavoce degli interessi della collettività tagliacozzana e marsicana in merito alle esigenze sanitarie del territorio afferma che “sul futuro della sanità marsicana appare sempre più evidente come il centrodestra sia completamente inaffidabile. Le ampie e reiterate rassicurazioni che i suoi esponenti, anche locali, hanno espresso in questi mesi, altro non erano che dichiarazioni di facciata con le quali nascondere il più a lungo possibile una scomoda verità: della Marsica, alla Giunta Marsilio, non interessa nulla. C’è un piano ben preciso in atto che lega questo governo regionale a quello nazionale, ed è il trait d’union tramite il quale sacrificare alcuni presidi sanitari a favore di altri territori”.
“L’interesse di questo governo regionale verso la sanità del territorio è inesistente, così come risulta totalmente assente il rispetto per la dignità professionale dei tanti lavoratori e delle tante lavoratrici che in essa vi operano. Non servivano ulteriori prove, abbiamo alle spalle cinque anni di decisioni scellerate, ma adesso possiamo parlare di accanimento verso le nostre strutture pubbliche. L’ospedale di Tagliacozzo è sempre più oggetto di tagli e, dopo lo spettro della cancellazione del codice ministeriale, con la mancata individuazione del nuovo primario è stato depotenziato uno dei suoi reparti più virtuosi come la riabilitazione cardiologica polmonare. È inaccettabile”.
Liste di attesa infinite, carenza di personale e materiali sanitari, persone che si spostano in altre ASL o fuori regione per farsi curare, la perdita di un terzo dei posti letto, hanno determinato negli ultimi anni una diminuzione del 30% delle prestazioni erogate dalla sanità pubblica nella ASL 1, tutto a vantaggio del privato e a danno di chi ha meno risorse economiche per farsi curare.
“A Tagliacozzo le promesse di Verì e Marsilio si sono sciolte come neve al sole ed un reparto di eccellenza è stato depotenziano e lasciato senza primario. Ora i cittadini dell’Abruzzo interno hanno diritto a sapere la verità oltre la propaganda elettorale: il presidente di Regione getti la maschera e ci dica chiaramente cosa vuole fare della sanità pubblica nei nostri territori”, conclude Fedele.
Comunicato stampa