Ritorno al doppio senso su via Roma, c’è un “esposto” al prefetto e alla Asl

Carlo Damiani, da oltre 45 anni nel settore dell’ingegneria dei trasporti, ha scritto al Comune “contestando” la delibera di giunta

Avezzano. Doppio senso di circolazione su via Roma, un ingegnere di Avezzano, professionista nel campo dell’ingegneria dei trasporti, presenta un “esposto” al prefetto dell’Aquila, Francesco Alecci. Il documento è stato inviato anche al Comune di Avezzano, all’assessore Daniela Stati, promotrice dell’iniziativa e alla Asl. Ormai il ritorno al doppio senso si avvicina, tanto che i lavori sulle strade per la segnaletica e per la rimozione degli spartitraffico sono già iniziati da un po’. Ma se da un lato l’assessore Stati, nella delibera di giunta con cui è stato ripristinato il vecchio doppio senso, “giustifica” la scelta come necessaria per via delle “pressanti richieste della cittadinanza”, dall’altro, l’ingegnere Carlo Damiani, definendo le dichiarazioni dell’assessore “incaute e propagandistiche”, evidenzia come il ritorno al passato, così come voluto dall’attuale amministrazione, «rappresenta una violazione dei principi su cui si fonda la pianificazione del traffico, con l’aggravante dovuto al mancato rispetto di quanto prescritto all’articolo 36 del decreto legislativo del 30 aprile del 1992, n. 285 del nuovo codice della Strada, in materia di piano urbano del traffico».

«Subordinare tale provvedimento», scrive al Comune l’ingegnere Damiani, che ha inviato la dettagliata analisi sui “contro” alla scelta del ripristino del vecchio piano, al prefetto così come alla Asl di Avezzano, «a generiche richieste di alcuni residenti nel quartiere di Borgo Angizia e di commercianti che auspicano un maggiore transito davanti ai loro esercizi commerciali, mi obbliga a suggerire alla signora Daniela Stati di salvaguardare gli interessi prioritari dei cittadini e le esigenze dei residenti in via Roma». L’ingegnere Damiani scrive di come l’assessore, prima di portare in giunta la decisione, non abbia in via preliminare fatto delle indagini che avrebbero permesso di fare direttamente un “aggiornamento” del piano traffico e non quindi di “gettare nel cestino” quello esistente.

Tre sono i punti sottolineati che riassumono “il danno” che la scelta porta ai cittadini di Avezzano. Il primo è legato al fatto che il piano redatto dall’amministrazione dell’ex sindaco Floris aveva individuato già il crescente fenomeno degli ingressi e delle uscite dalla città da parte delle auto (fenomeno negli anni cresciuto a dismisura e mai in decremento). Il secondo è che nel frattempo sono nati anche dei centri commerciali che acutizzato la problematica degli ingorghi e il terzo è che non si bada alla «sicurezza pedonale e veicolare ma ancor di più alla salute e alla sostenibilità ambientale della città». Nella lettera, Damiani ricorda anche come l’amministrazione sia stata più volte supportata gratuitamente dagli esperti del traffico della sede provinciale dell’Aci, i cui pareri, però, sono stati «puntualmente disattesi».

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