Avezzano – Torno ad occuparmi del “Premio Avezzano”, sperando di dare un contributo al successo della manifestazione. Occorre riconoscere la buona volontà dell’Amministrazione nel riproporre il Premio che, non dimentichiamolo, ha fatto si che si costituisse una pinacoteca di tutto rispetto per la Città.
Ma la buona volontà non basta, occorre conoscenza e rispetto delle regole, soprattutto se queste vengono dall’Amministrazione. Il Sindaco e, a maggior ragione, i funzionari del comune, che conoscono bene le vicende della manifestazione, dovrebbero sapere che il “Premio Avezzano” dal 1999 venne costituito Istituzione della Città, dall’allora Amministrazione Comunale con delibera del Consiglio il 09/02/1999, con regole ben precise che non possono essere aggirate, correndo il rischio di non potersi chiamare “Premio Avezzano”.
Alcuni stralci del regolamento renderanno più chiara la situazione.
Art. 1:
- a) Ai sensi dell’art 22 comma 3 della legge 08/06/1990 n°142, è costituita l’Istituzione “Premio Avezzano”.
- b) L’Istituzione ha per scopo l’esercizio delle attività necessarie per l’organizzazione delle edizioni del “Premio Avezzano”, istituito con atto del Consiglio comunale n° 40 del 06/05/1994.
Art. 2 :L’Istituzione è organismo strumentale del Comune, dotato di autonomia gestionale.
Art. 4:
- sono organi dell’Istituzione:
- a) il Consiglio di amministrazione;
- b) il Presidente; viene eletto dai membri del C.D.A. a maggioranza assoluta;
- c) il Direttore; è il dirigente del settore cultura , o funzionario del Comune.
Art. 5 :Il C.D.A è composto di sette membri, compreso il presidente. La composizione del consiglio è la seguente:
- a) Sindaco o Assessore delegato, membro di diritto;
- b) 4 consiglieri nominati dal Consiglio;
- c) 2 membri nominati dal Sindaco scelti fra soggetti dotati di particolari referenze documentate nel campo delle arti figurative.
- d) possono essere eletti coloro che sono in possesso dei requisiti per la nomina a Consigliere Comunale.
- e) Il C.D.A. dura in carica per tutta la durata del mandato del Sindaco che lo ha nominato.
Art.10: Al presidente ed agli altri membri del C.D.A. è corrisposto un gettone di presenza per ogni giornata di effettiva partecipazione alle sedute del C.D.A., pari a quello riconosciuto ai Consiglieri Comunali. Da quanto esposto, da quanto si conosce dell’attuale comitato tecnico scientifico e della nomina dei partecipanti, risulta evidente che questa manifestazione non ha niente a che vedere con il “Premio Avezzano”, tenendo anche conto di tutte le incombenze che, da regolamento, ricadono sul C.D.A:
Art. 17: Il Comune consegna alla Istituzione le opere di proprietà già acquisite in passato e che saranno in futuro acquisite in occasione dello svolgimento delle manifestazioni artistiche denominate “Premio Avezzano”. L’Istituzione assicura la custodia di queste opere unitamente a quelle ad essa pervenute a seguito di donazione o lascito da parte di enti e privati, attrezzando appositi locali in Avezzano da destinare a pinacoteca i cui oneri sono a carico dell’Amministrazione Comunale.
Credo allora che il Sindaco debba qualche spiegazione alla Città riguardo alle particolari referenze documentate nel campo delle arti figurative dei partecipanti al comitato, alla nomina sindacale del presidente ed al fatto che non abbia tenuto conto dell’esistenza dell’Istituzione.
Sappiamo della proposta di collaborazione pervenuta dalla Soprintendenza dell’Abruzzo e ci auguriamo che questa Amministrazione voglia tenerne conto, non solo riguardo la ricognizione delle opere di proprietà dell’Istituzione ma anche, e soprattutto, riguardo l’organizzazione di questa importante manifestazione.
Sarebbe quindi ora che attività importanti venissero organizzate da persone serie e competenti, altrimenti daremo l’idea di essere, oltre che scorretti, anche cialtroni. Come spesso è accaduto in altre occasioni. Spero che il Signor Sindaco voglia tornare indietro e rivedere tutta la questione. Per la precisione ricordo che, la rassegna storica del Premio tenuta nel 2008, fu organizzata al di fuori dell’Istituzione perché narrava la storia del Premio; non era il “Premio Avezzano”.