“Mio padre” dall’autobiografia di Sabina Santilli

Il 29 maggio 1917, nasceva Sabina Santilli, la fondatrice della Lega del Filo d’Oro. Una donna caparbia e visionaria: perse vista e udito a sette anni per una meningite e scrivendo in Braille riuscì a mettere in rete centinaia di sordociechi e poi a creare un’associazione di cui fossero protagonisti.

Il testo qui riportato è tratto dall’autobiografia di Sabina Santilla Cart. N° 27                                                             

                                                         MIO PADRE – 31 AGOSTO 1963

Finisce il mese più straordinario della mia vita: Papà non c’è più.  

Quella gagliarda figura alta e robusta, quello spirito altrettanto sano e giusto, ha terminato la sua carriera di bene.

L’uomo PACIFICO e giusto se ne è andato:” audivi vocem de Celo dicentem “Beati morti qui in Domino morientur… riposino nelle loro fatiche, essi portano dentro di sé le loro opere buone.”

Papà!   Buono con tutti ma soprattutto con me, solo papà mi ha tenuta di conto sempre  e dovunque e comunque fossi.

L’esperienza della morte è stata unica e piena di radicali insegnamenti.

Sembra se ne sia andato per pura ubbidienza alla legge divina sano e sereno; fino all’ultimo giorno, ha sempre rispettato le leggi umane, naturali e religiose, ora ha risposto dignitosamente  all’ultimo appello. 

 

8 agosto 1963   (Prima messa suffragio Papà).

“ Ora ho veramente constatato che siamo soggetti alla legge, ma Dio nella sua Misericordia ci conforta l’intelletto e il cuore con la sua promessa dell’al di là di cui mai i sensi han percepito nulla da potercene testimoniare. Magari possiamo avere il senso del terrore di essere a distanza dal

cospetto di Dio cui lo spavento dell’ignoto e dell’inesorabile sfiorano l’orlo dell’ignoto. Ma ben dice San Giovanni: “mai occhi non vide, né orecchio intese, è mai cuore umano ha assaggiato ciò che il Signore  per coloro che lo amano”

Dio è terribile abbiamo bisogno solo  della sua Misericordia e tanta,tanta misericordia. Possiamo sempre lodarlo  per le opere sue: “ Signore quanto sei ammirabile, quanto ammirabili sono i tuoi disegni. SIGNORE IDDIO QUANTO SEI AMMIRABILE, QUANTI ADORABILI SONO  I TUOI MISTERI:”

LA SUA FEDELTÀ’ TUTTAVIA E’ GRANDE E INFINITA. CI HA MANDATO IL Suo Figlio unico a darci  Rivelazione sicura, LA GRAZIA DELLA SUA GRAZIA E DELLA SUA MISERICORDIA E LA PROMESSA SICURA DELLA SUA EREDITA’ ETERNA, DELLA SUA FIGLIOLANZA.

CHI SONO LA RISURREZIONE DELLA VITA’   CHI CREDE IN ME NON MORIRA’ IN ETERNO

                                LO CREDI TU QUESTO, MARTA?

                                                                                                               Sabina Santilli

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